Di Gabriele La Spina
Una delle interpretazioni più naturali e significative del film vincitore del Premio Oscar, Moonlight, è indubbiamente quella di Ashton Sanders, giovane interprete battezzato da Barry Jenkins e da A24. Talent scout per eccellenza, la casa di produzione e distribuzione indie sembra aver fiutato il potenziale in Johnson per potergli affidare un ruolo da protagonista in uno dei progetti di più alto profilo che attualmente ha in cantiere. Si tratta dell’adattamento del romanzo Native Son, classico di Richard Wright in Italia edito con il titolo Paura.
Il film racconterà di un ragazzo di 20 anni, di nome Bigger Thomas. Un afroamericano in stato d’indigenza che vive nel ghetto South Side di Chicago negli anni trenta. Bigger si ritrova sempre nei pasticci, ma quando ottiene di lavorare presso la casa dei Daltons, una ricca famiglia bianca, sperimenta la realizzazione della sua identità. Pensa di aver ucciso accidentalmente una donna bianca, fugge dalla polizia, violenta e uccide la sua fidanzata ed è quindi catturato e processato. “Non volevo uccidere“, urla Bigger. “Ma ciò per cui ho ucciso, quello sono io! Deve essersi acquattato ben dentro di me per spingermi a uccidere“.
A rendere ancora più prestigioso il progetto, la firma della sceneggiatura di Suzan-Lori Parks, scrittrice premio Pulitzer nel 2002 per Topdog/Underdog. Alla regia vi sarà invece Rashid Johnson alla sua opera prima. Come se non bastasse però, ad affiancare Sanders, vedremo un impressionante cast formato da Margaret Qualley, Nick Robinson, KiKi Layne e Bill Camp. A curare la fotografia Matthew Libatique, già apprezzato per il suo lavoro ne Il cigno nero di Darren Aronofsky.
Si tratta del progetto più importante di A24 negli ultimi anni, a seguito di Moonlight, un nuovo fortissimo contender per la stagione dei premi, si presume del 2019.
Fonte: The Playlist