Daniela Vega potrebbe essere la prima transessuale nominata all’Oscar con ‘Una donna fantastica’ – Trailer

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Di Gabriele La Spina

Dopo il bellissimo Gloria, il regista cileno Sebastián Lelio torna a raccontare un personaggio borderline per certi versi, in una storia all’efficacia universale. Vincitore a Berlino dell’Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura, Una donna fantastica ha come protagonista Daniela Vega, attrice transessuale che, a giudicare del brillante percorso della pellicola, potrebbe essere la prima transessuale della storia a ricevere una nomination all’Oscar come miglior attrice protagonista.

Una donna fantastica racconta la storia di Marina, una giovane cameriera e aspirante cantante, che è innamorata di Orlando e che con lui pianifica il suo futuro. Orlando ha vent’anni più di Marina e possiede una società che si occupa di stampa. Dopo aver festeggiato una sera il compleanno di Marina, Orlando si ammala gravemente e, sebbene venga trasportato immediatamente al pronto soccorso, muore poco dopo. Invece di confortarla, medici e parenti del defunto iniziano a sospettare di Marina e una detective inizia a indagare per capire quale sia il grado di coinvolgimento della cantante nel decesso. L’ex moglie dell’amato le vieta anche di partecipare al funerale e, come se non bastasse, il figlio dell’uomo la minaccia di mandarla via dall’appartamento che condivideva con Orlando. Il motivo di tanta avversione è semplice: Marina è una transessuale e per la famiglia di Orlando la sua identità sessuale è un’aberrazione, una perversione. Marina è dunque costretta a combattere per se stessa e per i suoi diritti con la stessa forza con cui ha sempre combattuto per divenire una donna complessa, forte, schietta e fantastica.
Lelio, che ha scritto la sceneggiatura premiata insieme a Gonzalo Maza, racconta che quando ha iniziato a scrivere la sceneggiatura, la questione “transgender” non era ancora all’ordine del giorno, “La gente non se ne interessava e chi aveva deciso di cambiare sesso viveva in una continua condizione di marginalità e incomprensione. In spagnolo, la parola che si usa per riferirsi all’identità sessuale è la stessa che viene usata per definire uno stile narrativo: genere. In tal senso, il film è trans-genere: passa dal romantico al fantasy, dal revenge movie a un documento sul reale a uno studio di psicologia. Come quella di Marina, anche l’identità del film oscilla, non si ferma mai e non si può ridurre a una sola cosa. Non può nemmeno essere spiegata“. Quinta pellicola del regista, ha preceduto il debutto in lingua inglese Disobedience, con Rachel Weisz e Rachel McAdams, così come questa pellicola, atteso a Toronto.
Nel cast di Una donna fantastica, troviamo anche Luis Gnecco, recentemente apprezzato nelle sale italiane nel film di Pablo Larraín, Neruda, e l’attrice Amparo Noguera. Il film già passato da Telluride, dove ha conquistato nuovamente la critica americana dopo Belino, raggiungendo un 96 su Metascore, passerà da Toronto e Londra per poi approdare il 17 novembre nelle sale americane dalla Sony. Nelle sale italiane arriverà fortunatamente ancor prima, il 19 ottobre.


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