Di Gabriele La Spina
Tre anni dopo il dolce quanto sofferente Julieta, dove ci mostrava un sincero ritratto di maternità, il regista Pedro Almodóvar, leggenda non del cinema spagnolo ma di quello europeo più ampiamente, sarà quest’anno nelle sale con Dolor y gloria. Una sorta di svolta felliniana per il regista di Volver, che calca il plot dell’iconico 8½, e per l’occasione richiama alla corte i suoi due attori feticcio, Penélope Cruz, con cui ha già lavorato 6 volte, e Antonio Banderas, alla decima collaborazione con il regista.
Dolor y gloria sarà il racconto di una serie di riunioni, alcune fisiche e altre ricordate dopo decenni, di un regista in declino. I primi amori, i secondi amori, la madre, la mortalità, qualche attore con cui ha lavorato, gli anni Settanta, gli anni Ottanta e il presente ma anche il vuoto e l’impossibilità di continuare a girare e lavorare segnano i suoi giorni.
Oltre ai due protagonisti, nel cast figureranno anche Julieta Serrano, volto noto del cinema di Almodóvar da Donne sull’orlo di una crisi di nervi a Matador; Leonardo Sbaraglia, Raúl Arévalo, Cecilia Roth, che già ha collaborato con il regista per Tutto su mia madre; e Susi Sánchez, già vista ne La pelle che abito.
Il film, prodotto dal regista con la sua El Deseo, arriverà il 22 marzo nelle sale spagnole. Ciò escluderebbe una possibile premiere al Festival di Cannes 2019, come si prevedeva. Il trailer arriverà nei prossimi giorni.