Fuori dai festival: 10 titoli assenti dalle selezioni di Venezia e Toronto, che potrebbero fare la differenza

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Di Gabriele La Spina

Negli ultimi due giorni abbiamo potuto conoscere le selezioni del Toronto International Film Festival e del nostrano Festival di Venezia, colmi di titoli in conversazione per gli Oscar, e in alcuni casi condivisi, da Il primo uomo di Damien Chazelle, fino a Roma di Alfonso Cuaron per poi arrivare a È nata una stella di Bradley Cooper. Presenza certe della prossima stagione dei premi, ma ciò che salta all’occhio sono i titoli assenti da entrambe le selezioni.

Se infatti Toronto ha le esclusive di Beautiful Boy, Widows di Steve McQueen e Se le strade potessero parlare di Barry Jenkins, quello di Venezia mostra in anteprima Suspiria di Luca Guadagnino, The Ballad of Buster Scruggs dei fratelli Coen e The Favourite di Yorgos Lanthimos. Mancano però all’appello titoli che sulla carta dovrebbero essere anch’essi protagonisti dall’awards season, per i loro interpreti e non solo, ma anche film di cui si aspettava un debutto ormai da tempo e che i rumor davano come certi in una delle due piattaforme. Certo è presto per mettere la parola fine su ognuno di questi titoli, dopotutto nelle prossime settimane il Festival di Toronto annuncerà ulteriori titoli per rimpolpare la sua selezione; e inoltre resta il anche il Festival di Telluride come fortissimo trampolino di lancio della stagione cinematografica, la cui line-up rimane segreta fino al primo giorno del festival; con l’aggiunta del New York Film Festival e del London Film Festival per il suolo britannico. 
Questi dieci titoli potrebbero essere dunque gli assi nella manica delle case di distribuzione, oppure pellicole talmente poco riuscire da intimorire i distributori nel mostrarli alla feroce critica dei festival. O ancora, film che potrebbero ancora sbucare a sorpresa nelle selezioni di Toronto e Telluride.
The Beach Bum
Sembrava certa la sua presenza a Venezia, festival dopotutto amato dal regista Harmony Korine, eppure la sua pellicola, la cui post-produzione è da poco finita, non ha fatto la sua apparizione nella selezione del Lido. The Beach Bum sarà un racconto psichedelico con Matthew McConaughey, Snoop Dogg e Zac Efron, seguendo un tossico dall’indole ribelle di nome Moondog vive la vita seguendo regole del tutto proprie. Telluride sembra ancora una possibilità, oppure si tratta di un rilascio posticipato? (alcuni rumor lo darebbero nelle sale ad aprile 2019).
La mia vita con John F. Donovan
Pellicola travagliata dalla lunghissima post-produzione per Xavier Dolan (a quanto pare in contrasto con la casa di distribuzione), che prima ha saltato Cannes, per poi rivelare che sarebbe certamente approdata a Toronto, ma all’annuncio risulta assente. Certo potrebbe aggiungersi ai titoli delle prossime settimane, eppure in molti lo credevano un titolo da Venezia. Nel film vedremo John F. Donovan, giovane star televisiva, in un momento di crisi inizia una relazione epistolare con Rupert Turner, aspirante attore che vive con la madre in Inghilterra. Quando lo scambio di lettere viene reso pubblico in maniera fin troppo ambigua, ne consegue uno scandalo che distrugge la carriera di John. Dieci anni dopo, durante un’intervista, Rupert incontrerà per la prima volta il suo idolo di un tempo.
Mary Queen of Scots
È il titolo più in vista per i prossimi Oscar, con due protagoniste formidabili come Margot Robbie e Saoirse Ronan, eppure manca all’appello. Primo segno della totale assenza della Focus Features tra le selezioni del festival, fatta eccezione per Tutti lo sanno, acquisito a Cannes e in arrivo a Toronto. Quale sarà la strategia della casa di distribuzione? In Mary Queen of Scots seguiamo le vicende della Regina di Francia a 16 anni e vedova a soli 18, Mary Stuart, che non cede alle pressioni di chi vorrebbe per lei un nuovo matrimonio e torna in Scozia, sua terra natale, per rivendicare il diritto legittimo al trono. Scozia e Inghilterra, però, sono sotto il dominio della potente Elisabetta I. Le due  giovani regine si osservano, ognuna  con un misto di timore e di ammirazione nei confronti della “sorella”.  Rivali in politica e in amore, e  reggenti in un mondo dominato dagli uomini, le due donne dovranno decidere come giocarsi la partita che contrappone matrimonio e indipendenza. Fermamente decisa a governare e non a essere una semplice figura di rappresentanza, Mary rivendica per sé il trono d’Inghilterra, minacciando la sovranità di Elisabetta. Tradimenti, ribellioni e cospirazioni scuotono entrambe le corti,  mettendo  a repentaglio i troni e cambiando  il corso della storia.
Destroyer
Annapurna porterà a Toronto il suo Se le strade potessero parlare insieme a The Sisters Brothers, presente anche a Venezia. Tutto tace però riguardo a Destroyer, lo star vehicle di Nicole Kidman, acquisito con tenacia dalla casa di distribuzione. Potrebbe essere un’aggiunta di Toronto o un esclusiva di Telluride, secondo alcuni rumor, ma resta ignoto cosa la casa di distribuzione voglia farne, e se verrà confermata la data d’uscita per il prossimo Natale, segnata da IMDb. Nel film di Karyn Kusama vedremo la detective Erin Bell, che si infiltra sotto copertura in una tra le più pericolose gang della California. Durante un colpo, qualcosa va storto e la copertura di Erin viene compromessa. Sedici anni dopo il capo della gang, Silas, ha in mente un piano per rapinare una delle più grosse banche americane. E questa volta Erin deve fermarlo, per pareggiare i conti con il passato e proteggere la sua famiglia.
Radegund
Un po’ come il film di Dolan, quello di Terrence Malick è un altro titolo dal travagliato percorso e dalla ancor più lunga post-produzione, come il regista di The Tree of Life ci ha spesso abituati. Sembrava un titolo previsto da Variety a Venezia, e invece è mancato all’appello come tutti gli altri di questa lista. Telluride sembra la via più scontata. Nel film seguiremo la storia vera di Franz Jägerstätter, un contadino austriaco che visse nel borgo di Sankt Radegund: fervente cattolico, nel 1938 all’arrivo dei nazisti fu l’unico del suo paese a votare contro la Anschluss, l’annessione alla Germania di Hitler. Scoppiata la Seconda Guerra Mondiale, nel 1943 si rifiutò di arruolarsi nell’Armata dell’Asse e per questo fu giustiziato.
On The Basis Of Sex
Non si tratta di un film da circuito dei festival probabilmente, però Toronto sarebbe stata comunque una base di partenza ben accetta. Uno dei vari punti interrogativi sulla strategia di Focus Features, che potrebbe o no puntare per una nomination all’Oscar per Felicity Jones. Il film racconta di Ruth Bader Ginsburg, una delle nove donne che nel 1956 viene accettata al corso di legge dell’Università di Harvard. Nonostante il suo talento, viene però rifiutata da tutti gli studi legali solo perché donna. Sostenuta dall’avvocato progressista Dorothy Kenyon, accetta un controverso caso di discriminazione di genere. Contro il parere di tutti, Ruth vince il processo che determina un precedente nella storia legale statunitense.
Ad Astra
Film imprevedibile, del tutto un’incognita, di James Gray che racconterà di un ingegnere dell’esercito che ricerca per la galassia il padre, che è scomparso vent’anni prima in una missione tesa a trovare la vita aliena. Brad Pitt e Tommy Lee Jones tra i protagonisti, per un titolo che ci saremmo aspettati a sorpresa anche a Venezia. Eppure sembra ancora una forte possibilità per la prossima stagione dei premi. 
Backseat
Si tratta del titolo di punta di Annapurna probabilmente, non da festival europeo come Venezia, ma assolutamente possibile per Toronto. Adam McKay racconta la vera storia di Dick Cheney, il più potente vice presidente della storia degli Stati Uniti, e di come le sue politiche abbiano cambiato il mondo. Con Amy Adams e Christian Bale nei ruoli dei protagonisti, il film sarà a fine novembre nelle sale americane, e un passaggio da un festival autunnale sembra obbligatorio per un buon percorso verso gli Oscar. Possibile dunque tra le ultime aggiunte di Toronto, come esclusiva di Telluride oppure titolo di punta dell’AFI Film.
Boy Erased
Un titolo dalla narrativa tanto lineare, che lo avvicina similmente ai canoni di Lion di Garth Davis, non lo rendeva pan per Venezia. Eppure lo stesso Joel Edgerton sperava in un suo approdo a Toronto. Altro titolo inspiegabilmente assente di Focus Features, che però potrebbe muoversi per vie traverse, aggiungendosi forse all’ultimo gruppetto dei titoli del TIFF, o passando se no tra Telluride e Roma, dove potrebbe essere più adatto. Nel film, con Russell Crowe, Lucas Hedges e Nicole Kidman, vediamo il figlio di un predicatore battista costretto a prendere parte a un programma di conversione per gli omosessuali, supportato dalla Chiesa.
Bohemian Rapsody
Anche se la sua qualità dai primi footage non lascia presagire un gran titolo d’autore, Bohemian Rapsody resta tra i più attesi della stagione. Diretto da Singer e Fletcher, è incentrato su I Queen, che con la loro musica e il loro straordinario frontman Freddie Mercury hanno mandato in frantumi ogni stereotipo e convenzione, divenendo uno dei gruppi più amati della storia della musica mondiale. L’ascesa della band attraverso le loro iconiche canzoni e i loro suoni rivoluzionari e lo stile di vita di Mercury sfuggono a ogni controllo prima di portare alla trionfante reunion alla vigilia del Live Aid nel 1985, dove il cantante è chiamato ad affrontare la malattia che lo porterà alla morte e a guidare i compagni in una delle più grandi performance mai viste prima su un palco. Possibile come aggiunta di Toronto, o chissà se non salti ogni festival per approdare direttamente in sala, evitando una brutta scia di recensioni negative, dai più grandi estimatori di Mercury.

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