Di Simone Fabriziani
Poche sono le incursioni nel genere horror d’autore da parte dell’Academy, eppure negli ultimi anni una progressiva apertura al genere cinematografico del brivido e dei jump scares ha rivalutato le possibilità egualitarie di movie genre da decenni considerato da popcorn e da consumo esclusivo dei teenager. Ma i tempi stanno, fortunatamente, cambiando.
Soltanto cinque titoli horror nella storia degli Oscar sono riusciti ad ottenere una candidatura alla statuetta per il miglior film: L’esorcista nel 1973, Il silenzio degli innocenti nel 1991, The Sixth Sense – Il sesto senso nel 2000, Il cigno nero nel 2011 e, più recentemente, Scappa – Get Out quest’anno. Ora la piccola casa di distribuzione dei miracoli A24 ci riprova quest’anno con il fortemente acclamato Hereditary, film di debutto del regista e sceneggiatore Ari Aster.
Non solo negli ultimi anni la A24 ha portato al successo da statuetta titoli tradizionalmente fuori dalla comfort zone dell’Academy come Ex Machina (il film con il minor budget ad aver ottenuto l’Oscar agli effetti visivi) e lo storico Moonlight, primo titolo a tematica LGBTQ a vincere la statuetta più ambita. A coronare i possibili successi del film di Aster alla fine dell’anno con i vari premi della critica e dell’industria, la applaudita performance di Toni Collette.
Candidata nel 2000 come attrice non protagonista proprio per il capolavoro del brivido di M. Night Shyamalan, Toni Collette è il cavallo su cui la A24 punterà per una nomination all’Oscar attoriale per un film horror. Se dovesse ottenere la statuetta, l’attrice australiana si unirebbe a Natalie Portman, Kathy Bates, Jodie Foster, Ruth Gordon e Frederic March come i soli interpreti ad aver vinto un Oscar attoriale in un film del brivido.
Hereditary arriverà nelle sale italiane il prossimo 19 luglio distribuito da Lucky Red.
Fonte: IndieWire