Di Anna Martignoni
Netflix ha raggiunto una soluzione per concludere la produzione della sesta e ultima stagione di ‘House of Cards’ durante i primi mesi del 2018, secondo quanto dichiarato dal capo dei contenuti della piattaforma Ted Sarandos. La produzione dello show era stata sospesa lo scorso ottobre dopo le accuse di abusi sessuali rivolti a Kevin Spacey.
Sarandos si dice “molto entusiasta di poter dare ai fan una conclusione alla serie” in una dichiarazione fatta lunedì scorso a New York presso la conferenza globale dei media e delle comunicazioni. ‘House of Cards’, la prima serie originale che ha dato evidenza a Netflix è prodotta dalla Media Right Capital (MRC) ed è girata a Baltimora; è sempre Ted Sarandos ad esprimere la sua gratitudine verso il team di 370 persone che in questi anni ha lavorato direttamente alla serie e anche per le 2000 persone di Baltimora coinvolte in ‘House of Cards’.
Lo scorso mese “Variety” ha riportato la notizia riguardante il pensiero dei produttori dello show di uccidere Frank Underwood, il perfido politico interpretato dal Premio Oscar Kevin Spacey, concentrando tutta l’attenzione invece su Claire Underwood (Robin Wright) per salvare la sesta stagione. Settimana scorsa, i produttori della MRC hanno informato i cast artistico e tecnico che l’interruzione della serie sarebbe terminata l’8 dicembre e che nel frattempo tutto il team sarebbe comunque stato pagato; adesso, la pausa si è estesa al nuovo anno. Si sa, Netflix ha ormai una fitta programmazione e proprio per questo sta analizzando il budget disponibile per il 2018: la lista dei contenuti della piattaforma include infatti per il prossimo anno circa 80 film originali (tra produzioni e acquisizioni). Ted Sarandos ha affermato che “siamo stati attenti a non diventare un network focalizzato solo su un certo tipo di mercato; il modo per riuscirci è avere molta varietà e lavorare su molti generi ad alto livello“. Netflix sta cercando inoltre di sviluppare degli show particolari per gli adulti, della serie “choose-your-own-adventure”, nei quali gli spettatori scelgono l’andamento della storia stessa. Questo dopo aver introdotto la scorsa estate due programmi interattivi per bambini (Puss in Book: Trapped in an Epic Tale e Buddy Thunderstruck: The Maybe Pile). Ricordiamo che solo settimana scorsa Netflix ha rinnovato Stranger Things per la terza stagione e Mindhunter di David Fincher per la seconda; The Crown, la cui seconda stagione debutterà l’8 dicembre, venne prodotta con un budget di 170 milioni di dollari e per questo originariamente non era ben vista dalla stampa perché “troppo dispendiosa”, ma si è rivelata poi essere una delle più azzeccate di sempre, sia in termine di numero di spettatori che di nuovi iscritti.
Fonte: Variety