Di Gabriele La Spina
Ne ha fatta di strada Greta Gerwig. Prima attrice, paladina del cinema indie, musa di Noah Baumbach, e poi regista nel 2017, arrivando alla nomination all’Oscar con Lady Bird ed entrando in un olimpo insieme a donne come Kathryn Bigelow e Sofia Coppola. Non è passato molto tempo prima che la Gerwig venisse accalappiata per un progetto di una major, e si tratta proprio quello di riportare sul grande schermo un classico della letteratura, più volte adattato, ma forse oggi per la prima volta sotto una luce d’autore: Piccole donne.
Il romanzo più celebre della scrittrice americana Louisa May Alcott, è stato adattato per il grande schermo e per il piccolo schermo quasi ogni decennio. Dalla versione del 1933 di George Cukor a quella del 1994 di Gillian Armostrong. Oggi ritorna con un cast altisonante: Meryl Streep, Timothée Chalamet, Saoirse Ronan, Laura Dern, Florence Pugh, Eliza Scanlon, James Norton e Louis Garrel; ma la storia non è cambiata.
Si tratta del racconto delle quattro sorelle March; Meg, Jo, Beth e Amy, chiamate regolarmente
con i loro soprannomi, che rispecchiano quelle della stessa famiglia
Alcott. Il loro padre è un semplice cappellano partito per il fronte
come cappellano durante la Guerra di secessione americana,
lasciando a casa le figlie e la moglie a cura della casa. Le ragazze,
con i loro pregi e i loro difetti, pur essendo povere e con i problemi
tipici dell’adolescenza, imparano a crescere e diventare ragazze
responsabili e pronte a difendersi da qualsiasi vicissitudine.
Il film arriverà nelle sale americane il 25 dicembre distribuito dalla Sony.