Di Alfredo Di Domenico
L’Academy perde colpi, si è persa nuovamente l’occasione di marchiare con il titolo “il Premio Oscar” un altro formidabile artista. Il suo nome è Gene Wilder, venuto a mancare ieri, nominato 2 volte nel 1968 in supporting per The Producers e nel 1974 per la sceneggiatura di Frankestein Jr.
Un Oscar alla carriera sarebbe stato più che meritato, sia per celebrare un percorso ricco di collaborazioni prestigiose e film considerati pietre miliari, sia per onorare un talento unico ed irripetibile quale quello di Wilder.
Al pari di numerosi altri grandi che l’Oscar non l’hanno visto, neanche col binocolo, anche la figura di Gene resterà impressa nella storia della settima arte quale artista poliedrico ed eclettico, interprete di razza e signore della risata.
Un altro grande talento lascia questo mondo e a noi non resta che consolarci per la grande eredità che ci ha regalato. Attore Feticcio di un altro grande genio quale Mel Brooks , tra i ruoli più iconici ricordiamo Dottor Frankeinstein in Frankenstein Junior e di Willy Wonka nel film del 1971 Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato.
Fra i suoi più grandi successi ci sono anche La signora in rosso, con Kelly LeBrock, Non guardarmi: non ti sento (1989) e Non dirmelo… non ci credo (1991). Una delle sue ultime apparizioni fu nella serie Will & Grace.