In Ricordo di Debbie Reynolds (1932-2016)

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Di Alfredo di Domenico
Una famiglia distrutta in soli due giorni, due perdite molto gravi sia per i cari e sia per il mondo del cinema. «Voglio solo stare con Carrie»: sono state queste le ultime parole di Debbie Reynolds, madre dell’attrice Carrie Fisher scomparsa il 27 dicembre all’età di 60 anni. Stravolta dal dolore, l’attrice protagonista nel 1952 di “Singing in the rain” accanto a Gene Kelly è stata stroncata da un ictus proprio il giorno dopo la morte della figlia. 

Era stata ricoverata d’urgenza per un malore accusato mentre si trovava nella casa del figlio Todd Fisher a Beverly Hills per discutere del programma per il funerale della figlia. Inutile la corsa in ospedale, dove è morta poco dopo l’arrivo. “Ora è con Carrie e noi abbiamo il cuore distrutto. Lo stress per la morte della figlia era stato troppo forte” ha aggiunto Fisher.
Debbie ha esordito giovanissima sullo schermo a 15 anni fu scritturata  dalla MGM, e ottiene grande successo nel 1952 accanto a Gene Kelly nel celebre musical Cantando sotto la pioggia di Stanley Donen. Nel 1957 la sua canzone Tammy raggiunge la prima posizione negli Stati Uniti per tre settimane.
Per tutti gli anni cinquanta e sessanta sarà la brillante interprete di numerosi film, quasi sempre commedie. Nel 1964 viene nominata agli Academy Awards per la sua interpretazione nel musical Voglio essere amata in un letto d’ottone. Ha fatto il suo esordio per il Broadway theatre con successo nel 1973 in un revival di Irene di Harry Tierney. Dagli anni settanta l’attrice si dedica soprattutto alla televisione: tra i suoi più importanti ruoli televisivi, ricordiamo quello della invadente e svagata madre di Grace Adler, interpretata da Debra Messing, nella sit-com Will & Grace.
L’anno scorso la Reynolds aveva ricevuto il prestigioso premio Oscar J.H. Humanitarian Awards in virtù del suo impegno umanitario. Qualche anno prima Ha ricevuto lo Screen Actors Guils Awards alla Carriera,  in quell’occasione fu presentata dalla figlia.

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