In ricordo di Paolo Villaggio (1932-2017)

Seguici anche su:
Pin Share

Di Simone Fabriziani

Ci lascia a d 84 anni dopo una breve malattia l’interprete comico e satirico Paolo Villaggio, emblema immortale del commedia italiana a partire dagli anni ’70 fino alle soglie del Duemila grazie ai suoi due iconici personaggi: Giandomenico Fracchia e il Ragionere Ugo Fantozzi.

Nato e cresciuto in ambiente televisivo, Villaggio ha visto la fama del grande pubblico proprio sul piccolo schermo grazie alle avventure televisive di Fracchia in Giandomenico Fracchia (1975), a cui segue nello stesso anno il primo capitolo di quella che diventerà la saga comica più lunga del cinema italiano, Fantozzi (1975) di Luciano Salce.

Dopo lo strepitoso successo del primo capitolo seguiranno altri nove film, fino ad arrivare al poco fortunato Fantozzi – La clonazione (2000); con il ritratto spietato e satirico del ragioniere più celebre del cinema italiano, Villaggio racconta in maniera unica ed indelebile l’italiano medio sullo sfondo di una Italia in profonda trasformazione: dagli anni ’70 della depressione economica, dell’austerity e degli “anni di piombo”, fino a passare per il boom economico degli anni ’80 e l’incertezza del decennio che precede i Duemila, il Fantozzi di Villaggio ha raccontato vizi, virtù, desideri, insoddisfazioni, sogni ed incubi di un Bel Paese unico ma contraddittorio.
Prolifico sia al cinema che in televisione, vale la pena ricordare anche l’eccellente partecipazione di paolo Villaggio all’ultimo film diretto da Federico Fellini a fianco di Roberto Benigni, La voce della luna (1990).

Pubblicato

in

da