Le 50 scene per cui amiamo il Cinema – Parte I

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Di Simone Fabriziani

Dove sapere che la vita del cinefilo e il rapporto tra l’appassionato e l’opera cinematografica è veramente travagliato, neanche fosse un rapporto di coppia o un rapporto fraterno, sta di fatto che è di sicuro un legame  basato soprattutto sulla fiducia; e se questa fiducia viene ricompensata, allora l’esperienza sarà di quelle da non dimenticare per tutta la vita…
Se dunque il rapporto tra spettatore appassionato e grande (o piccolo) schermo è generalmente travagliato, ho voluto focalizzare la mia attenta analisi di tutte le pellicole che ho visto (fino ad ora) riducendo però i casi a 50 fruttuose collaborazioni tra l’appassionato (me) e l’opera cinematografica; divisa in più parti e senza un ordine numerico di maggioranza o minoranza queste di seguito sono le 50 scene o sequenze per le quali credo ancora che essere cinefili sia la storia d’amore più sofferta della nostra vita, ma la più bella…Continua


Mulholland Drive (2001) regia di David Lynch
Naomi Watts e Laura Harring entrano nel misterioso Club Silencio, e lì non c’è orchestra…”No Hay Banda”

Il Signore degli Anelli- Le Due Torri (2002) regia di Peter Jackson
L’Esercito di Re Theoden si barrica all’interno del possente Fosso di Helm e ha inizio la più grande scena d’assedio medievale mai realizzata sul grande schermo…

Magnolia (1999) regia di Paul Thomas Anderson
Il passato torna a bussare alla porta di tutti i magnifici protagonisti di questo capolavoro corale…It’s Time to Wise Up!

Lawrence d’Arabia (1964) regia di David Lean
Dopo la presa della città sul mare di Aqaba cala un fiammeggiante sole su un mare rosso del sangue…capolavoro di fotografia senza effetti digitali.

8 e Mezzo (1962) regia di Federico Fellini
Nessuno come Fellini è riuscito ad entrare nell’inconscio dell’essere umano al cinema, specialmente nelle sue fantasie più sfrenate…Marcello Mastroianni nel suo “Harem” della mente lo sa bene!

Il Divo (2008) regia di Paolo Sorrentino
Mai confessione cinematografica fu più struggente e scioccante al tempo stesso, dura da digerire, soprattutto per il popolo italiano; dal volto grottesco di Andreotti/Servillo non si sfugge (e nemmeno dal nostro passato storico…). Capolavoro del cinema italiano contemporaneo.

Salvate il Soldato Ryan (1998) regia di Steven Spielberg
Inizio fulminante per il capolavoro guerrigliesco per Spielberg; 20 minuti in cui le pallottole, le mitragliatrici, il sangue, l’acqua del mare, la tensione, la paura e il vomito li sentiamo nelle viscere…cinema di partecipazione allo stato puro.

La Dolce Vita (1960) regia di Federico Fellini
Incomunicabilità all’alba di una bianchissima e semideserta spiaggia romana; gli occhi brillanti, pieni di dolcezza e semplicità della ragazza, lo sguardo stanco, rassegnato di Mastroianni…da quella vita non se ne esce più fuori!  Semplicemente uno dei finali più belli della storia del cinema…

The Tree of Life (2011) regia di Terrence Malick
La creazione della Terra e della vita sul nostro pianeta sulle note di uno struggente “Lacrymosa”…cinema o docu-arte? Di sicuro è poesia pura messa per immagini, forse le più potenti degli ultimi anni…

Braveheart- Cuore Impavido (1995) regia di Mel Gibson
Nessun effetto digitale, uno sterminato numero di comparse, tutto reale per l’ultima grande battaglia filmata sul grande schermo prima dello strapotere del digitale! Puro realismo per un kolossal senza trucchi come se ne facevano una volta…

Continua…


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