Di Simone Fabriziani
Mancano poco più di due mesi all’inizio della awards season, ma L’ora più buia, biopic diretto da Joe Wright e dedicato alla figura di Winston Churchill, sembra già avere moli degli appoggi necessari per far schizzare il film distribuito dalla Focus Features in pole position tra i titoli più papabili ad una candidatura all’Oscar.
Ad avallare il severo ed irascibile ritratto del Primo Ministro britannico fornito da un trasformista Gary Oldman alcuni dei membri della famiglia di Churchill stesso e alcuni dei maggiori esperrti in materia. A dire la sua sul film di Wright e sull’interpretazione di Oldman è Michael Bishop, direttore esecutio della International Churchill Society e della National Churchill Library alla George Washington University:
“La mia opinione è estremamente positiva.Il film è una grande opportunità per rinnovare l’interesse nei confronti di Churchill. La scelta di Gary Oldman è stata un lampo di genio […]La sua performance è già una pietra miliare e il suo ritratto è il migliore che ho mai visto sul grande schermo. Cattura perfettamente l’energia e il dinamismo [di Winston Churchill].”
L’ora più buia arriverà nelle sale italiane il 18 Gennaio distribuito dalla Universal Pictures Italy.
Pochi giorni prima di diventare Primo ministro della Gran Bretagna, Winston Churchill è chiamato ad affrontare una delle prove più turbolente e definitive della sua carriera politica: negoziare con la Germania nazista o rimanere fermo sulle proprie posizioni e continuare a combattere in nome degli ideali e della libertà della nazione. Mentre le inarrestabili forze naziste avanzano in tutta l’Europa occidentale e la minaccia di un’invasione pare imminente – con il popolo non preparato all’evenienza, un re scettico e il suo stesso partito a tramare contro di lui -, Churchill vive il suo momento più buio, quello in cui deve radunare intorno a sé l’intera nazione e tentare di cambiare il corso della storia mondiale.
Fonte: Variety