Quando si parla di remake però l’insuccesso e subito dietro l’angolo, e riusciamo a contare più buchi nell’acqua che film riusciti. Basti ricordare il recente caso di Oldboy, meraviglioso film del 2003 di Park Chan-wook, orribilmente reinterpretato da Spike Lee nel 2013. Ma perché una casa di produzione decide di dare vita a un remake? Le motivazioni, e quindi i casi, possono essere molteplici. Nel caso di pellicole come Oldboy, o il vecchio caso di Vanilla Sky (2001) remake di Abre los Ojos (1997) di Alejandro Amenàbar, o il recentissimo Il segreto dei suoi occhi, approdato in sala lo scorso autunno, remake del film argentino di Juan José Campanella premiato nel 2009 con l’Oscar, vi è la consapevolezza da parte delle produzioni di avere in mano dei grandi titoli, arrivati nelle sale americane al tempo della loro uscita in ben poche sale e visti da ben pochi spettatori, perché film stranieri, in lingua straniera, proiettati quindi sottotitolati e per questo snobbati dallo spettatore medio. Perché quindi non rendere popular e commercializzare un prodotto di alta qualità misconosciuto dal pubblico? Purtroppo per loro l’insuccesso è stato, nei casi delle pellicole già citate, la volontà di forzare una pellicola, di americanizzarla, snaturando le sue origini quando il paese di produzione di questi straordinari film aveva una forte influenza sull’atmosfera nonché sulla stessa sceneggiatura.
Il fattore tempo inoltre gioca un ruolo fondamentale nella riuscita del remake, infatti i veri successi del campo sono riscontrabili soprattutto in quelle produzioni che hanno riportato sullo schermo dei vecchi successi appartenenti ad almeno due o tre decadi prima, esempi di grandi remake sono La mosca del 1958, riportata sullo schermo da David Cronenberg nel 1986, Il promontorio della paura del 1962, seguito nel 1991 dal remake di Martin Scorsese, o Il grinta, classico del 1969, reinterpretato dai fratelli Coen nel 2013. Non è da escludere quanto il regista abbia un notevole merito sulla riuscita del remake. Nella Storia abbiamo avuto però anche dei casi atipici di remake, uno su tutti è quello di Michael Haneke, che diresse nel 1997 e poi nel 2007, la stessa pellicola, lo splendido Funny Games, autocitandosi con un cast all-star americano.
E se parliamo di citazione è impossibile non fare il nome di Gus Van Sant che nel 1998 riportò su schermo scena per scena, frammento per frammento, il classico senza tempo di Alfred Hitchcock, Psycho, un omaggio in piena regola. In questo video pubblicato su Vimeo dal videomaker Jaume R. Lloret, vediamo la maggior parte dei remake più noti del Cinema messi a confronto. Al quesito nel titolo di questo articolo sarebbe semplice rispondere “è sempre meglio l’originale”, ma come si evince dal discorso affrontato finora, non sempre è così, spesso il remake riesce a superare l’originale mentre altre volte è una battaglia persa in partenza, soprattutto se non affrontato con intelligenza, rispetto per il predecessore e creatività.
Lista dei film nel video:
Oldboy (2003) – Park Chan-wook
Oldboy (2013) – Spike Lee
Funny Games (1997) – Michael Haneke
Funny Games (2007) – Michael Haneke
Let the One Right In (2008) – Tomas Alfredson
Let Me in (2010) – Matt Reeves
Abre los Ojos (1997) – Alejandro Amenábar
Vanilla Sky (2001) – Cameron Crowe
Psycho (1960) – Alfred Hitchcock
Psycho (1998) – Gus Van Sant
The Ring (1998) – Hideo Nakata
The Ring (2002) – Gore Verbisnki
Willy Wonka and the Chocolate Factory (1971) – Mel Stuart
Charlie and the Chocolate Factory (2005) – Tim Burton
La Jetée (1962) – Chris Marker
12 Monkeys (1992) – Terry Gilliam
The Omen (1976) – Richard Donner
The Omen (2006) – John Moore
Cape Fear (1962) – J. Lee Thompson
Cape Fear (1991) – Martin Scorsese
Evil Dead (1981) – Sam Raimi
Evil Dead (2013) – Fede Álvarez
Conan the Barbarian (1982) – John Milius
Conan the Barbarian (2011) – Marcus Nispel
The Fly (1958) – Kurt Neumann
The Fly (1986) – David Cronenberg
True Grit (1969) – Henry Hathaway
True Grit (2011) – Joel & Ethan Coen
Infernal Affairs (2002) – Lau Wai-Keung & Alan Mak
The Departed (2006) – Martin Scorsese
Solaris (1972) – Andrei Tarkovsky
Solaris (2002) – Steven Soderbergh
Total Recall (1990) – Paul Verhoeven
Total Recall (2012) – Len Wiseman
Harakiri (1962) – Masaki Kobayashi
Harakiri (2011) – Takashi Miike
Carrie (1976) – Brian De Palma
Carrie (2013) – Kimberly Peirce
Millennium I (2009) – Niels Arden Oplev
The Girl with the Dragon Tattoo (2011) – David Fincher
Robocop (1987) – Paul Verhoeven
Robocop (2012) – José Padilha
Sleuth (1972) – Joseph L. Mankiewicz
Sleuth (2007) – Kenneth Branagh
Hachi-ko (1987) – Seijirô Kôyama
Hachiko: A Dog’s Story (2009) – Lasse Hallström
Planet of the Apes (1968) – Franklin J. Schaffner
Planet of the Apes (2001) – Tim Burton
REC (2007) – Jaume Balagueró & Paco Plaza
Quarantine (2008) – John Erick Dowdle
Musica: First Snow – Clint Mansell