Di Simone Fabriziani
Sarà il film vincitore del Gran Prix della Giuria di Cannes 2017 a rappresentare la Francia agli Academy Awards del prossimo anno. Il pluripremiato film diretto da Robin Campillo batte la concorrenza francofona e si piazza immediatamente come pellicola da tenere d’occhio per le sue forti potenzialità Oscar.
Il dramma di Campillo è difatti uno spaccato realistico e spietato della Parigi degli anni ’90 raccontata attraverso i vari protagonisti, tutti membri attivisti dell’Act Up, organizzazione no-profit che nel decennio principe dell’epidemia dell’AIDS tenta con innumerevoli manifestazioni di risvegliare l’opinione pubblica nei confronti del contagio dell’HIV. Ecco la sinossi:
Agli inizi degli anni Novanta nasce Act Up, un’organizzazione di attivisti che hanno come scopo quello di richiamare l’attenzione sull’Aids e sulle conseguenze che l’Hiv ha sui malati. A fondarla è un gruppo di militanti, qualche tempo prima dell’inizio dell’applicazione della triterapia. Tra le fila di Act Up, il giovane Nathan vedrà la sua vita cambiare grazie all’incontro con il radicale Sean.
120 battiti al minuto arriverà nelle sale italiane a partire dal 5 ottobre distribuito da Teodora Film.
Fonte: Variety