Di Daniele Ambrosini
I numerosi cambiamenti voluti da ABC ed approvati dall’Academy per rendere più snella ed appetibile per il grande pubblico la messa in onda della cerimonia di premiazione degli Oscar 2019 continuano a far discutere.
Secondo quanto riportato da Deadline, l’ultimo accorgimento adottato dall’Academy per attirare un numero maggiore di spettatori consisterebbe nell’accantonare una piccola tradizione della premiazione. Solitamente è il vincitore dell’anno precedente nella categoria attoriale dell’altro sesso a consegnare la statuetta nelle mani del vincitore, così è stato per quasi tutti i premi attoriali dall’inizio del secolo. E da tradizione Gary Oldman avrebbe dovuto consegnare il premio alla miglior attrice protagonista di quest’anno e Frances McDormand quello al miglior attore, così come Allison Janney e Sam Rockwell avrebbero dovuto presentare i premi agli interpreti non protagonisti. Ma sembrerebbe che l’Academy sia intenzionata a chiamare solamente grandi nomi a presentare nel corso della serata e che i quattro vincitori dello scorso anno, considerati poco accattivanti per il grande pubblico, siano stati esclusi dalla lista dei nomi che calcheranno il palco del Dolby Theatre. Visto il recente retrofront su un’altra piccola tradizione degli Oscar, quella delle esibizioni live, è possibile immaginare che questa situazione possa cambiare, ma restano solo tre settimane alla serata di premiazione e, sempre secondo Deadline, al momento i rappresentanti dei quattro interpreti non sono stati contattati.
Per quanto riguarda le performance dei brani candidati all’Oscar alla miglior canzone, giusto stamattina è arrivata, attraverso un tweet, l’ufficialità che tutti e cinque i pezzi verranno eseguiti dal vivo nel corso della serata; i piani iniziali prevedevano che solamente “Shallow” di Lady Gaga e Bradley Cooper e “All the Stars” di Kendrick Lamar e SZA avessero uno spazio nella diretta televisiva. Stando a quanto riportato dalle fonti anonime di Deadline sembrerebbe che l’Academy abbia deciso di includere tutti e cinque i brani poiché Lady Gaga (non è chiaro se di persona o attraverso i suoi rappresentanti) avrebbe minacciato di non esibirsi se non fosse stata offerta a tutti gli altri candidati la possibilità di esibirsi, e successivamente, di comune accordo, tutti gli altri candidati avrebbero fatto lo stesso. Si vocifera, però, che gli altri tre brani candidati avranno un tempo ridotto, circa 90 secondi a canzone; non è ancora chiaro se pure i brani di Lady Gaga e Kendrick Lamar dovranno essere tagliati, ma, in attesa di conferme ufficiali, l’impressione è che l’Academy sia disposta a concedere spazio ai grandi nomi.
La cantante e attrice premio Oscar Jennifer Hudson canterà il brano “I’ll Fight” dal documentario RBG, scritta da Diane Warren – collaboratrice ed amica di Lady Gaga, probabilmente uno dei fattori principali che la avranno spinta a puntare i piedi -, mentre Gillian Welch e David Rawlings canteranno insieme “When a Cowboy Trades His Spurs for Wings” da La ballata di Buster Scruggs. Chi non ci sarà, invece è Emily Blunt che avrebbe deciso di lasciare che qualcun altro si esibisca con il suo brano da Il ritorno di Mary Popins.
Sempre in campo musicale Variety riporta che l’Academy avrebbe proposto ai Queen di aprire la cerimonia degli Oscar 2019 con un medley dei loro successi, forse per sopperire all’assenza del classico monologo d’apertura, ma che la band inglese avrebbe rifiutato l’offerta. Questo ha sicuramente contribuito alla scelta di concedere un ritaglio di tempo a tutti e cinque i titoli candidati alla miglior canzone.