Di Daniele Ambrosini
Le candidature dell’edizione numero novantadue degli Academy Awards hanno riservato diverse sorprese, numerose esclusioni notevoli ed una buona quantità di record e risultati statisticamente rilevanti. Prendiamo in analisi tutti questi straordinari traguardi raggiunti oggi da alcuni dei film più apprezzati della stagione e alcuni dei nomi più apprezzati dell’industria hollywoodiana.
Primo tra tutti non si può non citare il record di John Williams che con la nomination ottenuta per la colonna sonora di Star Wars: L’ascesa di Skywalker supera sé stesso e si riconferma l’uomo ancora in vita con il maggior numero di candidature all’Oscar ottenute in carriera, con ben 52 nomination. Meglio di lui nella storia del premio solo Walt Disney che ne ha ottenute 59. Le nomination di Williams vengono tutte dalle categoria musicali e se sottraiamo le cinque nomination ottenute alla miglior canzone, lo straordinario numero di 47 candidature le ha ricevute per la miglior colonna sonora (vincendo 5 volte), che è ovviamente il record della categoria.
Joker, che con 11 nomination è film più candidato di questa edizione, dopo aver ottenuto il titolo di cinecomic più candidato e più premiato ai Golden Globe, diventa anche il cinecomic con il maggior numero di candidature in casa Oscar, battendo le 8 menzioni ricevute da Il cavaliere oscuro. Il film di Todd Phillips, inoltre, diventa il secondo cinecomic della storia ad essere candidato a miglior film, a solo un anno di distanza dal primo, Black Panther, che ad oggi è invece il film tratto da fumetti più premiato dall’Academy con tre riconoscimenti. Riuscirà Joker a fare di meglio?
Sempre parlando di Joker e di colonne sonore, la compositrice Hildur Guðnadóttir è diventata la settima donna a ricevere una nomination alla miglior colonna sonora. Prima di lei solo nove accompagnamenti musicali composti da donne erano riusciti ad ottenere la candidatura, e solamente tre di questi hanno poi vinto il premio. La Guðnadóttir ha buone chance di vittoria, ma dovrà vedersela con Thomas Newman, arrivato alla sua quattordicesima candidatura grazie a 1917, il che fa di lui il compositore più candidato della storia a non aver ancora vinto neanche un riconoscimento, a pari merito con Alex North.
Cynthia Erivo è diventata la terza persona nella storia degli Oscar ad aver ottenuto una candidatura attoriale e la nomination alla miglior canzone originale nello stesso anno dopo Mary J. Blige (2018) e Lady Gaga (2019). E proprio come l’interprete di A Star Is Born, la Erivo ha ottenuto questo risultato grazie ad un ruolo da protagonista, diventando perciò la seconda persona a raggiungere tale traguardo.
Due nomination le ha ottenute anche Scarlett Johansson, che fa la storia grazie alle sue candidature come miglior attrice protagonista per Storia di un matrimonio e come miglior attrice non protagonista per Jojo Rabbit. È la dodicesima persona nella storia del premio ad aver ottenuto la doppia nomination attoriale, la nona donna. Sette di loro hanno poi vinto uno dei due riconoscimenti a cui erano stati candidati. Ciò che rende ancora più straordinario questo risultato è che la Johansson è riuscita ad ottenere queste due candidature senza avere alcuna nomination pregressa, cosa in passato riuscita solo a Fay Bainter (1939), Barry Fitzgerald (1945), Jessica Lange (1983) e Jamie Foxx (2005).
Alla veneranda età di 77 anni Martin Scorsese diventa il terzo regista più vecchio mai candidato alla miglior regia; se dovesse conquistare la statuetta, supererebbe Clint Eastwood, vincitore nel 2005 a 74 anni, e diventerebbe il vincitore più anziano della categoria. Inoltre, con nove nomination totali Scorsese è il regista ancora in vita con il maggior numero di nomination in categoria, il record assoluto resta di William Wyler con 12 nomination. Sempre parlando d’età, poi, Joanthan Pryce a ottenuto la sua prima nomination all’Oscar per la sua interpretazione ne I due papi all’età di 72 anni, questo fa di lui l’interprete più anziano al momento dell’annuncio della sua prima nomination al miglior attore. Un riconoscimento tardivo per un attore di grande talento. Diametralmente opposto, invece, è il risultato ottenuto da Saoirse Ronan che all’età di 25 anni ha raggiunto quota 4 candidature all’Oscar, il che fa di lei la seconda persona più giovane ad ottenere tante nomination, battuta per soli quattro mesi da Jennifer Lawrence. Tuttavia, se la Ronan dovesse ottenere una nomination nel corso dei prossimi 6 anni, potrebbe battere il record di Kate Winslet per la più giovane interprete ad ottenere 5 nomination.
Parasite di Bong Joon-ho diventa il primo film coreano ad essere candidato come miglior film straniero, e solamente il dodicesimo film in lingua straniera ad ottenere anche una candidatura come miglior film dell’anno dopo La grande illusione (1939), Z – L’orgia del potere (1979), Karl e Kristina (1973), Sussurri e grida (1975), Il postino (1996), La vita è bella (1999), La tigre e il dragone (2001), Lettere da Iwo Jima (2007), Babel (2008), Amour (2013) e Roma (2019). Solo 5 di questi, come Parasite, avevano anche la candidatura come miglior film straniero. Altro risultato importante raggiunto da uno dei candidati nella neo-ribattezzata categoria del miglior film internazionale è quello raggiunto di Honeyland, che diventa il primo film ad essere candidato sia come film straniero che come documentario. In passato era successo che dei documentari fossero candidati come film stranieri e che dei film stranieri fossero candidati come documentari, ma mai nessuno era riuscito a rientrare in entrambe le categorie.
Davvero notevoli sono le due candidature ottenute da Emma Tillinger Koskoff al miglior film, in quanto produttrice sia di Joker che di The Irishman, un risultato che avrebbe potuto ottenere anche Scorsese se non avesse abbandonato la produzione del cinecomic quando si trovava nelle prime fasi di sviluppo. Il maggior numero di candidature personali di questa edizione, tuttavia, lo hanno ottenuto Sam Mendes, Todd Phillips, Quentin Tarantino e Bong Joon-ho, tutti candidati nelle categorie miglior film, miglior regia e miglior sceneggiatura. Tra gli studios grande vittoria di Netflix, che riesce a ottenere 24 candidature totali, piazzando anche 2 film tra i documentari e 2 tra i lungometraggi animati, un risultato inusuale per un distributore diverso dalla Disney.
Nonostante una sostanziale mancanza di diversità e l’assenza di registe donne, la presenza di donne candidate è piuttosto massiccia. Ben 62 donne sono state candidate ad un Oscar oggi, un numero senza precedenti che segna un nuovo record per l’Academy. Ma, in termini di rappresentanza, c’è ancora molta strada da fare.