Perché ‘It’ non sarà un semplice horror, ma un film su una grande amicizia

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Di Gabriele La Spina

Chi era pronto a gridare al sacrilegio per un nuovo adattamento del romanzo cult di Stephen King, già trasposto per il piccolo schermo in una miniserie degli anni ’90 che ha terrorizzato una generazione di telespettatori, dovrà ricredersi. Il copioso materiale promozionale che precede l’ormai imminente uscita di It, ci lascia presagire non solo un adattamento più fedele al complicato romanzo di King, ma anche che Tim Curry, primo volto di Pennywise, sembra aver trovato un degnissimo erede nel più giovane Bill Skarsgard.

È presente. Non è come uno di quei film in cui è possibile nascondere il mostro“, sottolinea il regista Andrés Muschietti a EW. “Ha un ruolo centrale, fa il suo spettacolo. È un clown“. Al regista è infatti toccato un arduo compito, quello di portare nuovamente in vita uno dei personaggi più iconici della letteratura horror. La chiave del successo? “Renderlo strano“, definisce il regista, “È strano in ogni momento. Pennywise fa cose che non hanno assolutamente senso, ma sono molto inquietanti a causa della loro stranezza“.
Ma la sua unica minaccia sono I Perdenti, un gruppo di ragazzini che sono stati abusati e trascurati nelle loro vite, in alcuni casi dalle loro stesse famiglie, ma più spesso dai malviventi che incontrano a scuola o per le strade di Derry. I Perdenti sono gli unici che possono vedere Pennywise e sfidarlo, ma allo stesso tempo sono le persone più piccole, deboli e vulnerabili della città. Una ragazza picchiata dal padre, il buffone della classe, un ipocondriaco, un ragazzo in sovrappeso e un balbuziente, il cui fratello è stato una delle vittime più recenti di Pennywise. “[Nella storia] devo vivere con la mia paura, e non ne parlo con nessuno, così da non essere ferita dagli altri“, spiega Sophia Lillis, che interpreta l’unica ragazza del gruppo, Beverly Marsh. e che solo dopo aver incontrato i ragazzi ritrova la speranza. Chosen Jacobs, che interpreta uno dei pochi afroamericani di Derry, Mike Hanlon, vive una simile esperienza di isolamento: “Lui cresce come un emarginato a causa delle tensioni razziali, che lo separano da tutti. Ciò fa apprezzare gli maggiormente quando qualcuno gli dici ‘Hey, mi piaci per come sei‘”. Oltre che la storia di un mostro It è infatti la storia di un’amicizia, presi da soli i membri del Club dei Perdenti possono essere facili da sconfiggere, ma insieme forti più di chiunque altro, o di qualunque altra cosa, possibile immaginabile. E questo rappresenta la peggiore paura di Pennywise. [EW]
It arriverà nelle sale americane l’8 settembre, per poi approdare il 19 ottobre nelle sale italiane. Si tratta di uno dei più importanti rilasci della Warner Bros. di quest’anno insieme a Blade Runner 2049. Un grande successo della pellicola è già previsto, infatti le riprese della seconda parte del film, che sarà incentrata interamente sulle vite dei Perdenti da adulti, verrà girata nella primavera del 2018, sempre da Andrés Muschietti.

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