Robin Williams, Jane Fonda e tutti i protagonisti dei documentari in arrivo nel 2018

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Di Gabriele La Spina

Negli ultimi mesi il successo del documentario Jim e Andy, prima al Festival di Venezia e poi su Netflix, ha dimostrato quanto il pubblico ami osservare non solo il dietro le quinte di una pellicola cult come Man on the Moon, ma soprattutto il lato più umano e reale di personaggi iconici, forse da prima percepiti quasi come entità dello schermo impresse sia nell’etere che nella grana della pellicola. Nel 2018 non saranno pochi infatti i personaggi celebri raccontati attraverso i documentari.

Primo su tutti, il compianto, Robin Williams, che verrà rappresentato nel ritratto intimista di Marina Zenovich, nel suo Come Inside My Mind; sparito prematuramente è indubbiamente una delle figure che più manca al grande pubblico di vedere interpretare ancora ruoli sullo schermo. Ma non solo spazio a compiante figure cinematografiche, anche a quelle più rivoluzionare, e quanto le nuove generazioni sanno delle gesta della mitica Jane Fonda? Non è soltanto la protagonista di pellicole classici del cinema americano, e della serie televisiva di successo Grace and Frankie, la Fonda è stata a tutti gli effetti un’eroina degli anni ’70, ma dalla vita privata burrascosa e tormentata, che vedremo nel documentario Jane Fonda in Five Acts
Protagonisti saranno però oltre agli attori, anche i registi, come Jonathan Baker e Hal Ashby, quest’ultimo grande spesso dimenticato, regista di cult come Harold e Maude, Shampoo e Oltre il giardino, raccontato nel documentario Hal, attraverso  le voci di Payne e Bridges tra gli altri. Qui di seguito ecco i documentari da attendere quest’anno, sulle personalità più interessanti del mondo dello spettacolo e non solo.

Robin Williams: Come Inside My Mind
Regia di Marina Zenovich
La prima volta che David Letterman vide il giovane Robin Williams esibirsi come comico rimase particolarmente colpito dalla sua energia, dalle sue battute sempre pronte e dalla capacità di attirare l’attenzione su di sé, caratteristiche che negli anni lo avrebbero reso una delle star più amata del piccolo e grande schermo. Materiale d’archivio, filmati inediti e interviste ad alcuni dei suoi amici più cari contribuiscono alla costruzione di un intricato ritratto dell’attore, un uomo che aveva bisogno del suo pubblico quanto il suo pubblico aveva bisogno di qualcuno come lui.
Hal
Regia di Amy Scott
Sebbene abbia diretto alcuni dei cult degli anni Settanta, il regista Hal Ashby viene spesso trascurato dalla critica e dagli amanti del cinema, che tendono a non prenderlo mai in considerazione tra i grandi maestri della settima arte. Con rari materiali d’archivio, interviste, lettere personali e registrazioni audio, Amy Scott ne fornisce un ritratto che rivela quanto appassionata e ossessiva fosse la sua natura, sin da quando Ashby arrivò in autostop a Los Angeles e incontrò per caso Norman Jewison. Tra gli intervistati del documentario troviamo Jeff Bridges, Jane Fonda, Alexander Payne, Jon Voight, Judd Apatow e Dustin Hoffman.
Jane Fonda in Five Acts
Regia di Susan Lacy
La regista Susan Lacy ricostruisce la vita e il lavoro di una vera icona americana, che ha sempre rifiutato ogni etichetta e si è dimostrata avanti con i tempi: Jane Fonda. Ragazza della porta accanto, oggetto di desiderio maschile, attivista politica, traditrice, regina del fitness, femminista e vincitrice del premio Oscar, Jane Fonda ha vissuto un’esistenza fatta di polemiche, tragedie e trasformazione, sempre sotto la lente dei mass media. Aprendosi per la prima volta, la Fonda ripercorre le tappe che hanno segnato il suo cammino, soffermandosi sul dolore per il suicidio della madre, sulla freddezza del padre, sui suoi 30 anni di bulimia, sui tre matrimoni con uomini molto importanti e su se stessa.
Bad Reputation
Regia di Kevin Kerslake
Joan Jett ha raggiunto l’apice delle classifiche musicale con la sua I Love Rock’n’Roll e il relativo videoclip in costante rotazione su MTV. Il successo ottenuto non descrive però correttamente la sua carriera di musicista, iniziata molti anni prima facendo da supporto a leggende dell’hard rock come i Runaways e influenzando molti musicisti. La stessa Jett e i suoi amici più cari raccontano di come negli anni Settanta fosse fiorente la scena punk.
Half the Picture
Regia di Amy Adrion
Nel 2018 le differenze di genere dovrebbero oramai essere un problema superato. Così, purtroppo, non è in molti settori e anche il mondo del cinema non è da meno. A Hollywood esistono ancora opportunità e trattamenti diversi tra registi uomini e registe donne. A discutere dell’argomento, oltre a esperti di sociologia e attivismo sociale, sono alcune delle più importanti registe americane (tra cui Kasi Lemmons, Catherine Hardwicke, Penelope Spheeris e Ava DuVernay), che raccontano di come sia stato difficile farsi strada in un ambiente in cui il business è in mano degli uomini. Tra gli intervistati anche Rosanna Arquette, Jamie Babbit, Emily Best, Maria Burton e Patricia Cardoso.

Becoming Iconic
Regia di Neal Thibedeau
Il cineasta Jonathan Baker ripercorre le difficoltà legate all’ingresso del mondo della regia cinematografica. Le sue parole trovano conferme indirette nei racconti di registi come Jodie Foster, Adrian Lyne, John Badham e Taylor Hayckford, che evidenziano i pericoli legati alla prima volta dietro la macchina da presa. Tra gli intervistati anche Nicolas Cage, Faye Dunaway e Warren Beatty.

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