Di Gabriele La Spina
Ogni anno il Sundance Film Festival sforna i più grandi capolavori contemporanei del cinema horror, che hanno contribuito all’affermazione dell’art-house horror moderno. Babadook, It Follows e lo scorso anno The Witch sono gli esempi più tangibili. Ieri è stato il film di Jordan Peele, Get Out, a sorprendere positivamente il pubblico del festival. Travestito da un thriller convenzionale, si è rivelato un film dalla forte critica sociale e un horror del tutto atipico.
Per Chris, giovane afroamericano, e la fidanzata bianca Rose è giunto il momento di conoscere i rispettivi genitori quando lei lo invita per un weekend nella sua tenuta di famiglia. Dapprima Chris intravede nel comportamento eccessivamente accomodante dei genitori di Rose un tentativo nervoso di far fronte alla relazione interrazziale della figlia ma, man mano che il fine settimana procede, una serie di inquietanti scoperte lo portano a una verità che mai avrebbe potuto immaginare.
La star della serie HBO Girls, Allison Williams e la più navigata Catherine Keener affiancano il giovane Daniel Kaluuya, già conosciuto per il riuscitissimo secondo episodio della prima stagione di Black Mirror dal titolo “Un milione di celebrità”. Già definito da Vulture come uno dei migliori film del festival, in bilico tra humor e thriller, che mescola e gioca con ogni stereotipo del genere horror in modo acuto e pungente. Allo stesso sito, il regista e sceneggiatore Jordan Peele ha dichiarato:“L’ho con l’idea di realizzare il mio film preferito che ancora non esiste, e rapidamente capito che si trattava di un film che nessun avrebbe mai potuto realizzare.” In un paese dove i conflitti razziali non hanno mai fine, e nella presidenza attuale di Trump, Get Out non poteva essere tanto attuale.
Il film arriverà nelle sale americane il 24 febbraio, e non ha ancora una data d’uscita per l’Italia.