Di Gabriele La Spina
Grande attesa, e forte tensione per quella che sarà l’accoglienza del film a Venezia. Negli scorsi mesi tuttavia alcune persone dello spettacolo hanno avuto modo di vedere il film in anteprima, e le loro reazioni sono state entusiastiche. Lo scorso settembre infatti Guadagnino ha raccontato a La Repubblica: “L’ho fatto vedere a Quentin Tarantino, un’amicizia nata quando eravamo in giuria a Venezia. Ero nervoso, ma avevo voglia di sentire i suoi consigli. L’abbiamo visto a casa sua e la sua reazione mi ha scaldato. Era entusiasta e alla fine piangeva. Perché è un film dell’orrore, ma anche un melodramma. L’obiettivo era di far osservare l’orrore senza riuscire a distogliere lo sguardo, perché sei coinvolto dai personaggi. Amazon è molto contenta, poi si vedrà“.
Ma anche il cast della stessa pellicola ha espresso il suo parere sul lavoro finito, a cominciare da dalla Harper, protagonista dell’originale pellicola di Dario Argento del 1977, che ha definito quello di Guadagnino come “il più spaventoso e brillante film che abbia mai visto“. Recente poi la dichiarazione della Moretz, che ha parlato della sua esperienza sul set a IndieWire: “Mi sono ritrovata in un mondo, che posso descrivere come simile a Shining per molti aspetti”, ha detto l’attrice, “dove sei inglobato nel cervello di un regista, impiantato là dentro. Non c’è niente di simile a questo film che possiate mai vedere“. Un paragone forse ardito quello tra Kubrick e Guadagnino, che però non fa altro che alzare le aspettative della pellicola, che già dal suo trailer emana delle vibrazioni polanskiane.