Di Simone Fabriziani
Classe 1940, nasce il giorno 11 settembre a Newark nel New Jersey il regista di lontane origini italo-americane Brian De Palma, fautore della rivoluzione di temi e linguaggi del cinema statunitense al volgere della fine degli anni ’60 e per i tutti i decenni successivi.
Mente creativa della New Hollywood assieme ai colleghi Martin Scorsese, Steven Spielberg e George Lucas, De Palma si è fatto notare sul grande schermo inizialmente con le commedie satiriche Ciao America (1968) e Hi, Mom! (1970), per poi esplodere con i thriller psicologici, come le acerbe ma già sovversive riflessioni sul tema del doppio nei casi di Le due sorelle (1972) e Complesso di colpa (1976). La stessa tematica dal sapore hitchcockiano è stata poi ripresa dal regista nei film Omicidio a luci rosse (1984) e Doppia personalità (1992).
Di seguito una scelta di tre variegati titoli che meglio rappresentano la rivoluzionaria carriera di Brian De Palma dietro la macchina da presa, secondo la Redazione.
Carrie – Lo sguardo di Satana (1976)
Tra i primi adattamenti dell’opera narrativa di Stephen King, tra i più iconici e riusciti. De Palma riporta in vita le pagine del romanzo omonimo dello scrittore statunitense con vibrante potenza narrativa e visiva. Un horror dalle tinte psicologiche che, retto dalle magnifiche performance femminili di Sissy Spacek e Piper Laurie, fa anche una rivoluzionaria disamina sulla generazione dei teenager dell’American inquieta post-Vietnam.
Tra i primi adattamenti dell’opera narrativa di Stephen King, tra i più iconici e riusciti. De Palma riporta in vita le pagine del romanzo omonimo dello scrittore statunitense con vibrante potenza narrativa e visiva. Un horror dalle tinte psicologiche che, retto dalle magnifiche performance femminili di Sissy Spacek e Piper Laurie, fa anche una rivoluzionaria disamina sulla generazione dei teenager dell’American inquieta post-Vietnam.
Scarface (1983)
Remake del capolavoro del cinema gangster degli anni ’30 diretto dal leggendario Howard Hawks, lo Scarface di Brian De Palma affonda le sue unghie stridenti contro la narrazione del rise and fall di Tony Montana (un gigione ed iconico Al Pacino) fino a formulare un ritratto frammentato e dinamico dei frivoli anni ’80, gli anni del post-industrialismo e del new welfare statunitense, e il suo altro lato della medaglia.
Remake del capolavoro del cinema gangster degli anni ’30 diretto dal leggendario Howard Hawks, lo Scarface di Brian De Palma affonda le sue unghie stridenti contro la narrazione del rise and fall di Tony Montana (un gigione ed iconico Al Pacino) fino a formulare un ritratto frammentato e dinamico dei frivoli anni ’80, gli anni del post-industrialismo e del new welfare statunitense, e il suo altro lato della medaglia.
The Untouchables – Gli intoccabili (1987)
Uno sguardo epico e dal sapore d’altri tempi per uno dei film gangster più celebri e quotati di tutti i tempi. Diametralmente opposto al modo di raccontare la mala già presente in Scarface, qui De Palma omaggia il genere americano ricostruendo la Chicago degli anni ’30 con opulenza e senso della grande narrazione per il grande schermo. Più film d’avventura che investigazione poliziesca, Gli intoccabile si fa Storia del cinema maiuscolo anche grazie ai ritratti indimenticabili di interpreti come Kevin Costner, Robert De Niro e Sean Connery, vincitore dell’Oscar in supporting per questo film.
Uno sguardo epico e dal sapore d’altri tempi per uno dei film gangster più celebri e quotati di tutti i tempi. Diametralmente opposto al modo di raccontare la mala già presente in Scarface, qui De Palma omaggia il genere americano ricostruendo la Chicago degli anni ’30 con opulenza e senso della grande narrazione per il grande schermo. Più film d’avventura che investigazione poliziesca, Gli intoccabile si fa Storia del cinema maiuscolo anche grazie ai ritratti indimenticabili di interpreti come Kevin Costner, Robert De Niro e Sean Connery, vincitore dell’Oscar in supporting per questo film.