The Essential Ralph Fiennes: tre ruoli per festeggiare il talento dell’attore britannico

Seguici anche su:
Pin Share

Di Simone Fabriziani

Interprete britannico di sopraffina eleganza, versatilità e talento, classe 1962, oggi compie cinquantacinque anni il candidato all’Oscar Ralph Fiennes, non soltanto il perfido mago oscuro Lord Voldemort nella saga per ragazzi di Harry Potter, ruolo che lo ha catapultato nell’olimpo delle star più apprezzate e riconosciute da tutte le generazioni di spettatori.

Nel tentativo caparbio e vuoto di poter colmare una filmografia eccellente e variegata che ha toccato i generi cinematografici più disparati, vogliamo dedicare a Fiennes la nostra rubrica The Essential per poter racchiudere in tre ruoli fondamentali la carriera eclettica del performer inglese. Queste sono state le nostre scelte ragionate:

Schindler’s List (1993) dir. Steven Spielberg


Primo ruolo di spicco sul grande schermo dopo un debutto nella serialità televisiva britannica, nel capolavoro dedicato alla tragedia dell’Olocausto diretta dal premio Oscar Steven Spielberg Fiennes è Amon Goethe, spietato ed instabile colonnello nazista che catapulta l’attore inglese nell’olimpo dei maggiori villain della storia del cinema recente. Bafta e prima nomination all’Oscar, non tramutatasi in statuetta, e che bisserà nel 1996 con il premiatissimo Il paziente inglese.

Grand Budapest Hotel (2014) dir. Wes Anderson


Candidatura al Golden Globe e sesta nomination ai Bafta della sua carriera per il brillante ruolo di M. Gustave, concierge capo del fantasioso e baroco Grand Budapest Hotel creato dalla fervida immaginazione del regista americano Wes Anderson. Un Ralph Fiennes così comico e allo stesso tempo dolente non lo si vedeva da tanti anni sul grande schermo. Terza nomination all’Oscar sfiorata per uno dei suoi personaggi più stravaganti ed ironici.

A Bigger Splash (2015) dir. Luca Guadagnino


All’esordio in lingua inglese di Luca Guadagnino, Ralph Fiennes recita nuovamente al fianco di Tilda Swinton dopo il successo di Grand Budapest Hotel e si scatena al ritmo dei Rolling Stones e sullo sfondo di una paradisiaca Pantelleria estiva, luogo di scontri e schermaglie amorose di due coppie di lunga data con più di un segreto dal passato che, una volta rivelato, farà esplodere i rapporti tra i quattro protagonisti. Irresistibile, ironico, istrione, sboccato, il suo Harry Hawkes è il Fiennes più versatile e genuino, testimone di un talento per la recitazione ancora oggi incomparabile.
Quali sono i vostri tre ritratti preferiti nella carriera cinematografica di Ralph Fiennes?

Pubblicato

in

da