Di Gabriele La Spina
Con molta probabilità sarà la proposta della Francia ai prossimi Oscar nella categoria del miglior film straniero, e fortunatamente lo vedremo immediatamente nelle sale italiane. Il film di Robin Campillo, 120 battiti al minuto, ha conquistato lo scorso maggio il Festival di Cannes, ma in particolare il cuore del presidente di giuria Pedro Almòdovar, commosso per la pellicola davanti alla telecamere della press conference a seguito della chiusura del festival, nel parlare della pellicola che in modo unico tratta la tematica dell’AIDS.
120 battiti al minuto è ambientato nei primi anni Novanta a Parigi quando, con il virus HIV che oramai miete vittime da un decennio, le azioni degli attivisti di Act Up sembrano non sortire alcun effetto nell’opinione pubblica, più indifferente che mai. In tale contesto, Nathan, un nuovo arrivato nel gruppo, vede il suo universo del tutto scosso da Sean, un militante radicale.
“Sin dal primo incontro a cui ho partecipato, sono stato colpito dall’euforia del gruppo. Considerati i tempi bui che si attraversavamo, mai avrei immaginato di ritrovarmi a contatto con un gruppo di persone che parlavano liberamente e pubblicamente dell’Aids con l’aiuto anche di chi ne era stato colpito, che con la propria esperienza poteva essere d’esempio. Consumatori di droga, ex carcerati, emofiliaci, omosessuali e via dicendo, avevano imparato tutto tutta malattia e sul come unire il discorso medico con quello politico“, ha rivelato Campillo, “Il film che ho realizzato è ovviamente finzione, sebbene abbia cercato di ricostruire nel dettaglio molti dei dibattiti e delle manifestazioni che hanno avuto luogo ai tempi. Il mio scopo era quello di permettere alle nuove generazioni di confrontarsi con una storia non molto lontana che ha avuto luogo in una società molto più omofoba di quella attuale e con una malattia che ancora oggi, nonostante i progressi della scienza, fa ancora paura“.
120 battiti al minuto ha conquistato a Cannes la Queer Palm, il Premio FIPRESCI e il Grand Prix Speciale della giuria. Sarà nelle sale italiane dal 5 ottobre.