Di Gabriele La Spina
A più di un anno dal suo debutto al Festival di Cannes 2017, dove ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura, l’ultimo film di Yorgos Lanthimos arriva finalmente nelle sale italiane. Probabilmente traguardo di una filmografia basata sulla caratterizzazione dei personaggi e nota come teatro dell’assurdo. Colin Farrell torna diretto dal regista greco a seguito del successo mondiale del distopico The Lobster, su una sceneggiatura scritta come di consueto insieme a Efthymis Filippou, e affiancato dalla new entry dell’universo lanthimosiano: Nicole Kidman.
Ritratto di una famiglia media borghese, benedetta da bellezza e ricchezza, ne Il sacrificio del cervo sacro (traduzione quasi letterale dal titolo originale), vediamo l’equilibrio di questa sfaldarsi. Lanthimos, con uno sguardo tecnico ineccepibile che ha subito scatenato nella critica l’ardito paragone al maestro Stanley Kubrick, gioca ancora una volta con le certezze e le convenzioni sociali, tanto paradossali per il regista. Vediamo così Steven, un famoso chirurgo cardiotoracico, insieme alla moglie Anna e ai loro due figli, Kim e Bob, vivere una vita felice e ricca di soddisfazioni. Un giorno Steven stringe amicizia con Martin, interpretato da un eccezionale Barry Keoghan, un sedicenne solitario che ha da poco perso il padre, e decide di prenderlo sotto la sua ala protettrice. Quando il ragazzo viene presentato alla famiglia, tutto ad un tratto, cominciano a verificarsi eventi sempre più inquietanti, che progressivamente mettono in subbuglio tutto il loro mondo, costringendo Steven a compiere un sacrificio sconvolgente per non correre il rischio di perdere tutto.
Il sacrificio del cervo sacro ha portato numerose nomination per il giovane Keoghan, in diversi circoli della critica, e per Nicole Kidman, già trionfante a Cannes con il premio del decennale e inserita tra le migliori performance del 2017 dalla rivista Los Angeles Times. Il film arriverà nelle sale italiane il 28 giugno distribuito da Lucky Red.