Di Daniele Ambrosini
Nonostante i dubbi circa la fattibilità dell’importante manifestazione, ieri la Biennali di Venezia ha confermato le date della prossima edizione della Mostra del Cinema, ed oggi Alberto Barbera ha fornito qualche dettagli ulteriore su come sta organizzando questa edizione fuori dall’ordinario.
Barbera sottolinea l’importanza della centralità dell’esperienza cinematografica per la Mostra, che si avvarrà dell’ausilio di piattaforme digitali (soprattutto per facilitare la stampa estera), ma non può essere ridotta solamente a una manifestazione online. Questa edizione “sarà per forza sperimentale. Ci sarà sicuramente l’uso delle mascherine e il distanziamento sociale. Si dovrà poi per forza di cose ridurre il numero di accesso in sala degli spettatori e probabilmente anche il numero stesso degli accreditati” ha dichiarato Barbera.
“È evidente che poi molti film, soprattutto stranieri, non verranno accompagnati dai talent che non se la sentiranno o saranno impossibilitati a venire. Il vantaggio di essere presenti al Lido ci sarà comunque“. Una conseguenza di questo potrebbe essere una presenza più massiccia di pellicole italiane, una possibilità che il direttore artistico ha così commentato: “Certo, i film italiani saranno avvantaggiati perché i talent potranno con più facilità essere presenti, ma io non sono così pessimista e spero che ci saranno perlomeno anche molti europei presenti“.
Per quanto riguarda il discorso Cannes, invece, Barbera ha più indulgente di Roberto Ciccutto, il presidente della Biennale, che ieri ha accusato il festival di temporeggiare un po’ troppo. “Con Thierry Fremaux il discorso è ancora aperto e c’è la concreta volontà di entrambi di fare qualcosa, siamo insomma disponibili a tutte le soluzioni. […] Non escludo la possibilità di una reale collaborazione con il Festival di Cannes, anche nel segno di una solidarietà verso il mondo del cinema più che mai ora in difficoltà. E questo al di là di ogni competizione“.
Fonte: ANSA