Di Simone Fabriziani
Chi vincerà l’ambita statuetta il prossimo 12 marzo? Facciamo una breve analisi dei potenziali scenari che potrebbero concretizzarsi da qui al prossimo mese, tenendo ovviamente in conto che realisticamente la sfida nella categoria femminile sarà con estrema probabilità tutta tra Cate Blanchett (Golden Globe Drama + Critics’ Choice Award) e Michelle Yeoh (Golden Globe Comedy/Musical).
Scenario 1
Cate Blanchett vince il SAG e il Bafta
In tale, possibile scenario, l’attrice australiana sarebbe statisticamente imbattibile. Dall’istituzione dei SAG, dei Critics’ Choice e dei Bafta, non è mai accaduto che un’interprete femminile abbia perso l’Oscar dopo aver ottenuto i quattro grandi riconoscimenti televisivi. Uno scenario quindi sfavorevole per la protagonista di Tàr sarebbe senza precedenti.
Scenario 2
Cate Blanchett vince il SAG o il Bafta
Se l’attrice australiana dovesse ottenere uno dei due riconoscimenti tra il Bafta o il SAG, lascerebbe spazio ad un’altra contender di competere seriamente per la statuetta, producendo così una lotta all’ultimo voto che avrà termine soltanto alla lettura della busta durante la notte degli Oscar. Una contender che potrebbe e dovrebbe essere la Michelle Yeoh di Everything Everywhere All At Once.
Scenario 3
Michelle Yeoh ottiene SAG e Bafta
Se l’interprete di origine malese dovesse vincere entrambi i riconoscimenti, varrebbe lo stesso discorso fatto sulla Blanchett precedentemente; le statistiche sarebbero necessariamente dalla sua parte e con Golden Globe, SAG, Bafta e un film particolarmente forte nella gara per il Best Picture, non temerebbe rivali. Probabilmente.
Scenario 4
Michelle Yeoh vince il Bafta o il SAG
Anche in questo ipotetico scenario, c’è da presagire una sfida fino all’ultimo voto tra la Yeoh e la seconda contender con in mano una delle due statuette. In parole povere, in questo panorama possibile, Cate Blanchett e la protagonista del folle film dei Daniels sarebbero testa a testa fino alla notte degli Oscar, prevista per domenica 12 marzo.
Scenario 5
E se Andrea Riseborough…?
Uno scenario questo che scompaginerebbe decenni di statistiche e storia degli Academy Awards, ma che non sarebbe affatto implausibile. Dopo essere riuscita ad ottenere una candidatura senza precedenti per il piccolo film low-budget To Leslie grazie ad una campagna di passaparola aggressivo tra i suoi colleghi attori, la britannica Andrea Riseborough potrebbe sparigliare le carte anche con una vittoria da record assoluto.
Prima della nomination all’Oscar per il piccolissimo film di Michael Morris, la Riseborough aveva ottenuto soltanto una candidatura agli Independent Spirit Awards. E se vincesse quest’ultimo premio sabato 4 marzo in barba ad ogni pronostico ed in una categoria genderless che include interpreti maschili e femminili (tra cui la Yeoh e la Blanchett)? Uno scenario di certo improbabile in termini puramente statistici anche con l’eventuale trionfo agli ISA, ma che non ci sentiremmo di escludere del tutto, in special modo dopo l’attenzione mediatica ricevuta dalla sua performance a seguito delle indagini intraprese dall’Academy per verificare se la candidatura “a sorpresa” fosse frutto di una campagna lecita ed in linea con le regole dell’AMPAS.