Di Simone Fabriziani
A trionfare al 75° Festival di Cannes è stata la commedia satirica Triangle of Sadness del regista svedese di culto Ruben Ostlund, che già aveva ottenuto l’ambito riconoscimento nel 2017 per il film poi candidato all’Oscar The Square.
Ma archiviato quindi il festival cinematografico più prestigioso al mondo, quali sono i lungometraggi presentanti nella Selezione Ufficiale della kermesse francese che potremmo ritrovare agli Oscar del prossimo anno in alcune categorie?
Non escluderemmo la possibilità di vedere Triangle of Sadness di Ruben Ostlund, debutto in lingua inglese per il regista svedese, candidato in alcune categorie chiave: miglior film e sceneggiatura originale, tra le altre e perché no, anche la regia (negli ultimi anni la sezione registi dell’Academy si internazionalizzata sempre di più, favorendo candidature in cinquina a cineasti europei ed asiatici). Il lungometraggio vincitore della Palma d’Oro sembra difatti piacere molto di più agli addetti ai lavori e al pubblico che non alla critica, risultando un vero e proprio crowd-pleaser inaspettato. Ma non dimentichiamo nemmeno Armageddon Time di James Gray, che nonostante non abbia portato a casa premi, sembra possa essere trampolino di lancio per alcune performance, come ad esempio quelle di Anne Hathaway, Jeremy Strong e il due volte premio Oscar Anthony Hopkins.
Impossibile ovviamente non citare i due film Fuori Concorso che troveranno senza dubbio posto in alcune categorie ai prossimi Academy Awards: stiamo parlando di Elvis di Baz Luhrmann e Top Gun:Maverick di Joseph Kosinski. Il primo sembra diretto verso una traiettoria che potrebbe regalargli nomination al miglior attore protagonista (Austin Butler), costumi, trucco ed acconciatura, suono e montaggio, il sequel con Tom Cruise dovrebbe farcela nelle categorie del suono, effetti visivi, montaggio e l’immancabile canzone originale eseguita da Lady Gaga appositamente per il sequel.
Tra le lodi più unanimi ricevute a Cannes da parte della critica internazionale ci sono quelle a Moonage Daydream, trasognante e ribelle documentario di Brett Morgen dedicato alla figura musicale di David Bowie, che potrebbe sbaragliare il concorso nella sua categoria ai prossimi Academy Awards. E per quanto riguarda il miglior film internazionale?
Solitamente, il festival di Cannes è il trampolino di lancio maggiore per i principali contender all’Oscar per il miglior film straniero, ma è difficile capire quali saranno i titoli presentati (e premiati) alla kermesse francese che potrebbero rientrare nell’ipotetica cinquina: che sia il sud-coreano Decision to Leave di Park-Chan Wook? O il giapponese Hirokazu Koreeda che debutta in Corea del Sud per il suo apprezzato Broker? E l’Italia, concorrerà con Le otto montagne premiato dalla Giuria oppure verrà liquidato come co-produzione battente bandiera belga ( i due registi, Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch appartengono alla nazione europea dell’ex Benelux)?