Di Alfredo Di Domenico
Morgan Freeman è un’ autentica leggenda del cinema dei nostri tempi, con una galleria di personaggi nutritissima, cosi come il suo palmarès, è un attore versatile ed eclettico e negli anni ha messo su una ha una filmografia lunghissima e ancora oggi continua a raccogliere consensi e successi. E’ anche uno dei pochi ad essere apparso in 3 produzioni che hanno vinto l’Oscar come miglior film: A spasso con Daisy (1989), Gli spietati (1992) e Million Dollar Baby (2004).
Morgan è anche uno degli attori di colore più quotati ad Hollywood, sin dagli anni ’80 quando ha ricevuto le sue prime candidature agli Oscar e. con 5 menzioni al premio, una statuetta vinta nel 2004 in supporting per Million Dollar Baby, Freeman uno degli attori afroamericani più premiati insieme a Sidney Poiters e anche uno dei più “onorati”, infatti 2011 ha ricevuto dall’American Film Institute l’AFI Life Achievement Award, prestigioso premio alla carriera già conferito, tra gli altri, ad artisti del calibro di Jack Nicholson, Al Pacino, Robert De Niro e Meryl Streep; nel 2012 riceve il premio Cecil B. De Mille Award.
A spasso con Daisy (1989)
« Un vecchio negro e una vecchia ebrea che vanno a spasso in macchina: adesso le ho viste proprio tutte… »
La battuta descrive perfettamente lo spirito del film, un film che parla della vita, della vecchiaia, dei rapporti familiari e non, dell’ amicizia, ma sopratutto della società, delle differenze razziali e culturali, il tutto sotto forma di commedia. Morgan è magnifico, l’alchimia con la Tandy e palpabile, il suo è un personaggio tenero, bonario ma sopratutto umile e devoto alla sua “padrona”, commovente la scena in cui Daisy gli insegna a leggere. Un film delizioso che ha vinto l’Oscar come miglio film del 1989 portandosi a casa altri tre Oscar compreso quello per la favolosa Jessica Tandy. Per Morgan solo una nomination e la vittoria ai Globe.
Gli spietati (1992)
Prima grande collaborazione con Eastwood in un film a dir poco storico. Un ruolo di supporto in mezzo a giganti della recitazione, Clint stesso e un Gene Hackman da Oscar. Morgan è formidabile come sempre, i ruoli di spalla gli sono sempre congeniali, e nonostante ciò la sua presenza è sempre percepibile anche nelle piccole parti. Il suo è un ruolo cruciale nel film che stabilisce nuovamente il suo grande carisma e la sua imponente presenza anche in compagnia di attori più rinomati.
Il film ricevette nove nomination agli Oscar vincendone quattro, tra i quali Miglior Film e Miglior Regia. Il film di Eastwood è il terzo western della storia del cinema ad aver vinto l’Oscar come miglior film, dopo I pionieri del West (1931) e Balla coi lupi (1990). Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito nella classifica dei migliori cento film di tutti i tempi
Le ali della libertà (1994)
Ellis Boyd “Red” Redding, uno dei ruoli più emblematici della sua carriera. Una storia dura, una storia di amicizia e di redenzione che mette in luce il grande carisma di Morgan in un performance che meritava la vittoria. A quel tempo Poiters era l’unico attore di colore ad aver vinto l’Oscar nel lontano 1963 e l’Academy non era ancora pronta a far raccogliere a Morgan il suo testimone.
Premi a parte l’interpretazione di Freeman è magnifica ed ha reso il film una pietra miliare degli anni ’90. L’AFI lo ha inserito al settantaduesimo posto nella lista dei cento migliori film americani di tutti i tempi.
Premi a parte l’interpretazione di Freeman è magnifica ed ha reso il film una pietra miliare degli anni ’90. L’AFI lo ha inserito al settantaduesimo posto nella lista dei cento migliori film americani di tutti i tempi.
Million Dollar Baby (2004)
Nuovamente sotto la regia dell’amico Clint, Morgan offre una delle performance più emozionanti della sua carriera. Un ruolo di supporto, un ruolo nell’ombra, quello di Freeman, che racconta la storia di Frankie e Maggie, di come si sono conosciuti, di come sono diventati grandi insieme e di come le loro vite si siano separate. Sebbene relegato in un ruolo secondario, quando appare Morgan è incredibile, la figura di un vecchio, solo, che vive nel passato, è malinconica e allo stesso tempo romantica; la grande presenza di Morgan è percepibile anche attraverso la sua suadente voce nel fuoricampo. Dopo anni di attesa Morgan vince la sua unica statuetta coronando così una delle carriere più brillanti di Hollywood.
Invictus (2010)
Ancora sotto la saggia regia di Clint, Morgan porta sullo schermo la figura storica di Nelson Mandela. Il film è un adattamento cinematografico del romanzo Ama il tuo nemico di John Carlin, a sua volta ispirato a fatti realmente accaduti. La trama si sviluppa attorno agli eventi che ebbero luogo in occasione della Coppa del Mondo di Rugby del 1995, tenutasi in Sudafrica poco tempo dopo l’insediamento di Nelson Mandela come presidente della nazione. Un film sullo sport, sulla lotta, sulla rivincita che racconta dell’obiettivo di Mandela di riappacificare la popolazione del paese, ancora divisa dall’odio fra i neri e i bianchi afrikaner. Simbolo di questa spaccatura diventa la nazionale di rugby degli Springboks, simbolo dell’orgoglio afrikaner e detestata dai neri, che proprio in seguito alla caduta del regime dell’Apartheid viene riammessa nelle competizioni internazionali dopo un’esclusione di circa un decennio. Quinta candidatura agli Oscar per Freeman e terza collaborazione con Eastwood.
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