Le migliori performance di Kevin Spacey

Seguici anche su:
Pin Share

Di Alfredo Di Domenico

Ha esordito nel 1986 in Heartburn, diretto da Mike Nichols, con una piccolissima parte e di li in poi i ruoli sono diventati sempre più grandi, sempre più importanti, difficili e migliori.
Kevin Spacey è un attore la cui carriera ha preso una singolare piega, è passato dal teatro al cinema, per poi trasferirsi in Inghilterra e prendersi carico del prestigioso teatro Old Vic di Londra, di cui è direttore artistico, fino ad approdare in TV con una delle serie più amate e premiate degli ultimi anni.
Il singolare talento e la spiccata personalità gli hanno permesso di spaziare in tutti i campi dell’ intrattenimento, vedendosi riconosciuto in ogni dove grandi onori, tributi e premi. Kevin è uno dei pochi attori ad aver 2 Oscar in entrambe le categorie e uno dei pochissimi ad averne vinti due su 2 nomination. 
Nel 1996 ha vinto l’Oscar al miglior attore non protagonista per la sua interpretazione ne I soliti sospetti. Nel 2000 vince l’Oscar al miglior attore protagonista, il Premio BAFTA e lo Screen Actors Guild Award per American Beauty. Dal 2013 interpreta il ruolo di Frank Underwood nell’acclamata serie TV House of Cards – , grazie alla quale ha vinto il suo primo Golden Globe.
Nel 1991 vince un Tony Award come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione dello “zio Louie” nella commedia Lost in Yonkers di Neil Simon. L’Emmy non è ancora caduto nelle sue mani nonostante le diverse candidature ma sappiamo che presto, forse quest’anno la Triple Crown of Acting sarà sua, Kevin è stato nominato “Sir” dalla Regina Elisabetta II «Per i servizi al teatro, alle arti educative e alla cultura internazionale» nonostante non sia inglese di nascita.


Seven (1995)

Diretto da David Fincher e interpretato dai premi Oscar Brad Pitt, Morgan Freeman e Gwyneth Paltrow. Si può definire uno dei film più famosi degli anni ’90 e sebbene Spacey non sia ancora famosissimo nella sua piccola parte possiamo già notare i segni di una grandezza che manifesterà appieno di li a poco. Spacey compare solo nell’ultima parte del film, un ruolo significativo e cruciale quello di John Doe, un maniaco psicopatico che uccide le sue vittime per i loro vizi capitali. Inquietante, quasi pauroso, quando appare alla fine del film non ce n’è per nessuno.

I soliti Sospetti (1996)

Keyser Söze basta il nome per richiamare alla memoria uno dei cult più riusciti degli anni ’90. Diretto da Brian Synger il film è un intricato thriller presentato fuori concorso al 48º Festival di Cannes ed ha ricevuto 2 candidature agli Oscar vincendo per entrambe (Sceneggiatura Originale e Attore Non Protagonista a Kevin). Finalmente dopo una decade di ruoli secondari e piccole parti, arriva il momento della consacrazione, il premio Oscar e una popolarità che lo renderà uno degli attori più richiesti alla fine degli anno ’90.

American Beauty (1999)

Alla fine del millennio Kevin ci regala una performance di rara bellezza ed intensità, uno spaccato di vita ordinaria di un comune uomo americano che per la prima volta sente di vivere la vita che il matrimonio, i figli e il lavoro gli hanno impedito di vivere; un senso di rivalsa sulle cose belle che spesso ci perdiamo, un invito a guardare le cose più attentamente e più da vicino per riscoprirne la bellezza, messaggi che la performance di Kevin trasmette in maniera encomiabile. Oscar BAFTA e SAG  per questa straordinaria performance che si colloca tra la migliori in assoluto degli anni ’90.


Recount (2008)

Una delle prima serie di successo per Kevin; con un cast all-star offre una prova molto matura e credibile, dopo un periodo di assenza dagli schermi torna più in forma che mai.
Il film TV è incentrato sui momenti cruciali delle Elezioni presidenziali statunitensi del 2000, quando l’allora Governatore del Texas George W. Bush e il Vice Presidente Al Gore concorrevano per un posto alla Casa Bianca, soprattutto viene posta l’attenzione sui sospetti di errate valutazioni del voto, quando in Florida fu necessario un secondo conteggio delle schede per stabilire il vincitore. Il film è stato candidato a 8 Emmy (vincendo la statuetta come migliore film tv e migliore regia), 4 Golden Globe e 2 Screen Actors Guild Awards 2008. Per Spacey solo nomination e nessun premio

House of Cards (2013 – in corso)
Frank Underwood, un nome che oggi quasi tutti gli appassionati delle serie tv conoscono e venerano, grazie all’interpretazione magistrale di Spacey. Kevin è sottile, freddo e calcolatore, quasi mette in soggezione lo spettatore con i suoi sguardi gelidi.
Ambientata a Washington D.C., segue le vicende di Frank Underwood, un Democratico che, dopo essersi visto sottratto il posto da Segretario di Stato che il neopresidente gli aveva promesso, inizia un giro di intrighi per giungere ai vertici del potere . Sua moglie, Claire Underwood (Robin Wright), lo aiuta nel suo piano. La serie tratta di temi quali potere, manipolazione e spietato pragmatismo. La serie gli ha fruttato un Globe ma non ancora l’Emmy, speriamo sia l’anno buono.

Pubblicato

in

da