Di Gabriele La Spina
Da quel momento per la Portman è stato un susseguirsi di eventi, ruoli interessanti e non, un Oscar, e un’altra acclamata performance in arrivo proprio nel 2016. Woody Allen l’ha voluta per il suo musical Tutti dicono I Love You e Tim Burton, l’ha scelta per il sci-fi Mars Attack, è il 1996, e la Portman offre una dolce performance nel film Beautiful Girls, di Ted Demme. Knight’s Ridge, centro del Massachusetts, un fine settimana che sembra uguale a molti altri. In attesa di una festa che riunirà i vecchi compagni di liceo, quattro giovani trascorrono la serata nel bar preferito parlando di sé. Willie è tornato da New York dove faceva il pianista e viveva con difficoltà la sua relazione con un giovane avvocato; Tommy si arrangia con lavoretti saltuari e non rinuncia a scappatelle che mettono in forse il suo fidanzamento; Michael si è sposato e non sopporta più la monotonia della vita di coppia; Paul sogna le forme di una top model. Mediocri loro, mediocri le loro storie: quindi l’arrivo da Chicago di una impenetrabile Uma Thurman e di altre donne altereranno quel precario equilibrio di speranze e frustrazioni. Qui la Portman è meno disillusa che nella pellicola dai toni decisamente più dark quale era stata Léon, mostra diversi toni di sé in un ruolo meno marginale rispetto a quelli ricoperti dopo il film di Besson.
Dopo l’evitabile sequel Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma di George Lucas, nel 1999 arriva nelle sale la pellicola Anywhere But Here (in Italia, La mia adorabile nemica) dove la Portman fronteggia il peso massimo Susan Sarandon e conquista per la prima volta la critica americana. La sua brillante performance le fa guadagnare infatti la prima nomination ai Golden Globes. Nel film Adele August sogna una vita diversa: sposata con una figlia adolescente, lascia il marito e la provincia per trasferirsi a Beverly Hills, Los Angeles. Affitta un appartamento, pianifica una brillante carriera da star del cinema per la figlia e cerca di farsi sposare da un ricco dentista, che però dopo una notte d’amore sparisce.
Con la sua sensibilità fuori dal comune, e un volto del tutto inusuale, la Portman ha conquistato il pubblico mondiale ed è la prova tangibile di quanto il talento risieda fin dalla più tenera età dei giovani artisti. Nell’attesa di vederla vestire i panni di Jackie Kennedy, in quella che sembra essere la performance di una carriera, vogliamo ricordare quello che forse è stato il raggiungimento del suo apice creative, vestendo i panni di Nina nel magnifico Black Swan.