Oscar 2017 – I pronostici finali delle categorie artistiche

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Di Simone Fabriziani

A poco più di quattro giorni dal verdetto dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences il web straripa di pronostici e predizioni azzardate per la grande notte degli Oscar 2017. Chi porterà a casa la tanto ambita statuetta? Chi saranno gli attori premiati? Quali i titoli più snobbati? Chi rimarrà a bocca asciutta? 

Suddivisi in due articoli, ecco intanto svelati i nostri pronostici finali nelle categorie artistiche, completi di alternative e breve, ma esaustiva analisi delle nostre scelte ragionate:
Miglior Film
Dopo le straordinarie vittorie ai Critics’Choice (ben 8 statuette), i 7 Golden Globe vinti in un record, PGA, DGA e 5 Bafta tra cui Miglior Film, La La Land si appresta a conquistare la statuetta maggiore questa Domenica. Chi potrebbe insidiarlo? A posizionarsi subito dopo come potenziali “spoiler” ci sono Moonlight con alle spalle un Golden Globe Drama e recentemente un WGA alla Sceneggiatura Originale, ma non sottovaluteremmo nemmeno Il Diritto di Contare con SAG Ensemble, Art Directors’Guild e Costume Designers’Guild; il sistema preferenziale di voto adottato dal 2009 ad oggi dall’Academy ha negli ultimi anni favorito titoli non da piazza pulita, ma sempre labilmente posizionati come “fringe contenders” (eg. “Il Caso Spotlight”, “12 Anni Schiavo” negli ultimi anni, decisamente non favoriti assoluti nelle rispettive competizioni). In definitiva, non ci sorprenderemmo troppo se il musical di Damien Chazelle rimanesse a bocca asciutta proprio arrivato al premio maggiore.
Vincerà: La La Land
Potrebbe Vincere: Moonlight


Miglior Regia

Critics’ Choice, Golden Globe, DGA e Bafta. Il trentaduenne Damien Chazelle ha vinto tutto per il suo La La Land. Praticamente imbattibile, salvo una sorprendente rimonta di Barry Jenkins e il suo Moonlight, con molta probabilità il titolo con maggiori possibilità di scalzare il musical di Chazelle dal podio della statuetta principale.

Vincerà: Damien Chazelle La La Land
Potrebbe Vincere: Barry Jenkins Moonlight


Miglior Attore Protagonista
Il ping pong più appassionante dell’anno è quello tra Casey Affleck per Manchester by the Sea e Denzel Washington per Barriere; il primo si è portato a casa Critics’Choice, Golden Globe Drama e Bafta, il secondo ha ottenuto il primo SAG della sua carriera. A decidere le sorti della categoria maschile principale una manciata (probabilmente) di voti. E se ci fosse un terzo incomodo, chi sarebbe? Ryan Gosling favorito dalla presenza nel film favorito al Best Picture? O Viggo Mortensen in Captain Fantastic?
Vincerà: Casey Affleck Manchester by the Sea
Potrebbe Vincere: Denzel Washington Barriere

Miglior Attrice Protagonista
Critics’ Choice a Natalie Portman, Golden Globe Drama a Isabelle Huppert, Golden Globe Comedy/Musical, SAG e Bafta a Emma Stone. Protagonista del film favoritissimo per la statuetta principale, la Stone ha numericamente il vantaggio assoluto, ma la francese Huppert la insidia da vicino: si scontrerà con la favorita soltanto nella cinquina degli Oscar. Quanti voti riuscirà a rubare alla protagonista di La La Land?
Vincerà: Emma Stone La La Land
Potrebbe Vincere: Isabelle Huppert Elle

Miglior Attore Non Protagonista
Critics’ Choice e SAG a Mahershala Ali, Golden Globe a Aaron Taylor-Johnson (snobbato alle nomination agli Oscar) e Bafta a Dev Patel. Il ping pong degli attori non protagonisti rivela una estrema vulnerabilità per l’interprete di Moonlight (che rimane il favorito numerico dopo il SAG), ma la rimonta dei Bafta di Lion e il suo interprete maschile rimescolano le carte in gioco.
Vincerà: Mahershala Ali Moonlight
Potrebbe Vincere: Dev Patel Lion
Miglior Attrice Non Protagonista
Critics’Choice, Golden Globe, SAG e Bafta. L’Oscar femminile in supporting è di Viola Davis in Barriere. Ad insidiarla nessuna, se non lontanamente la breve ma intensa Michelle Williams di Manchester by the Sea, unica avversaria numerica della Davis nei premi della critica statunitense.
Vincerà: Viola Davis Barriere
Potrebbe Vincere: Michelle Williams Manchester by the Sea


Miglior Sceneggiatura Originale
Critics’ Choice in ex-aequo tra La La Land e Manchester by the Sea, Golden Globe di nuovo al film di Chazelle, Bafta a Kenneth Lonergan per il suo “Manchester” e WGA a Moonlight, che agli Oscar gareggia in “adapted”. Un ping pong di preferenze interessante, che numericamente dovrebbe favorire il dramma di Lonergan con Critics’Choice e Bafta, ma il musical di Chazelle mantiene ancora il suo status di favorito al maggior numero di statuette, incluse quelle principali. La lotta qui si potrebbe risolvere in un 50/50 deciso da una manciata di voti. Letterale.
Vincerà: Manchester by the Sea
Potrebbe Vincere: La La Land

Miglior Sceneggiatura Non Originale
Critics’ Choice e WGA a Eric Heisserer per Arrival, Bafta a Luke Davies per Lion, Scripter Award a Barry Jenkins per Moonlight, che però nelle restanti premiazioni (inclusi i WGA dove ha sorprendentemente vinto in Original) era considerata “originale”. Che sia quindi in “adapted” che il film di Jenkins riuscirà a cavarsela contro gli altri due contendenti diretti? La sfida è fino all’ultimo voto.
Vincerà: Moonlight
Potrebbe Vincere: Lion

Miglior Film d’Animazione
Critics’ Choice, Golden Globe, PGA e DGA al Zootropolis della Disney,; il film parte come grandissimo favorito, ma il Bafta per Kubo e la spada magica con annessa doppia candidatura all’Oscar anche agli effetti visivi (il primo cartoon ad ottenerla dopo il “Nightmare Before Christmas” del 1993) potrebbe far pensare il contrario. La gara per il titolo animato forse è più aprta di quello che si pensi.
Vincerà: Zootropolis
Potrebbe Vincere: Kubo e la spada magica

Miglior Film Straniero
Critics’Choice e Golden Globe di categoria andati al francese Elle di Paul Verhoeven e il Bafta tardivo all’ungherese Il Figlio di Saul (vincitore della statuetta lo scorso anno, ma nelle sale UK solo nel 2016), non hano aiutato a fornire un vero favorito nella categoria. Molti puntano la loro attenzione sul tedesco Vi Presento Toni Erdmann, ma il “muslim ban” di Donald Trump e il conseguente forfait del regista iraniano Asghar Farhadi potrebbero far virare il consenso dell’Academy verso l’ottimo Il Cliente.
Vincerà: Il Cliente
Potrebbe Vincere: Vi Presento Toni Erdmann

Miglior Documentario
Il maggior numero di premi della critica statunitense, cosi come i rispettivi riconoscimenti ai PGA e DGA, sono andati all’impressionante O.J. Made In America; ai Bafta ha trionfato invece Tredicesimo Emendamento di Ava DuVernay, la stessa regista di “Selma – La Strada per la Libertà”. Molti invece pronosticano un upset dell’altrettanto apprezzato I Am Not Your Negro. Quasi nulle le possibilità italiane per Fuocoammare di Gianfranco Rosi.
Vincerà: O.J. Made In America
Potrebbe Vincere: Tredicesimo Emendamento







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