Oscar 2024, ‘American Fiction’ è il favorito al miglior film?

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Di Simone Fabriziani

In un’annata ricchissima di eventi cinematografici senza precedenti, record al botteghino e fenomeni culturali, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences avrà l’imbarazzo della scelta nel designare, il prossimo marzo 2024, il titolo vincitore della statuetta al Best Picture. Ma se vi dicessimo che forse il favorito attuale è una corrosiva black comedy che sta facendo silenziosamente furore nei festival internazionali e non i fenomeni al box office di Greta Gerwig e Christopher Nolan, né l’epopea di Martin Scorsese o la weirdness femminile di Yorgos Lanthimos?

Già vincitore del Premio del Pubblico all’ultimo Toronto International Film Festival, per poi trionfare a sorpresa ai festival di Middleburgh e di Mill Valley, American Fiction sulla carta è la bomba ad orologeria perfetta per fare breccia nel cuore dei membri dell’Academy di oggi. Esordio dietro la macchina da presa per Cord Jefferson (che ne cura anche la sceneggiatura), è l’adattamento cinematografico del romanzo “Erasure” di Percival Everett. Nel cast dell’acclamata commedia caustica un già applaudito Jeffrey Wright in odire di prima candidatura all’Oscar, Issa Rae, Tracee Ellis Ross, John Ortiz e Sterling K. Brown. La trama? Eccola qui di seguito:

Thelonious Ellison, nato a Boston e conosciuto come “Monk”, è un professore universitario di letteratura inglese ed un autore rispettato. Sempre più spesso, però, Monk si irrita per la sensibilità culturale dei suoi studenti, fatto che rischia di mettere a repentaglio la sua posizione accademica. Allo stesso tempo, il suo ultimo romanzo viene rifiutato da molti editori, che rispondono genericamente allo scrittore che il suo racconto “non è abbastanza nero”. Dopo la bocciatura, Monk partecipa a un festival letterario nella sua città natale. Lì, il suo romanzo d’esordio We’s Lives In Da Ghetto viene accolto bene e diventa un bestseller. Monk stesso ha difficoltà a leggere il libro, liquidandolo come un racconto per lettori che vogliono nutrirsi di storie stereotipate sulla miseria degli afroamericani. Nello stesso periodo, la madre di Monk si ammala gravemente e necessita di cure intensive. Né lui né il fratello fallito Clifford sono in grado di pagare le spese per le sue cure.

In un impeto di rabbia, Monk scrive una notte un romanzo con uno pseudonimo che combina tutti gli stereotipi neri che gli vengono in mente. I diritti di pubblicazione del manoscritto vengono acquistati da un prestigioso editore e Monk riceve il più grande anticipo finanziario che abbia mai visto. Mentre il libro sta per essere pubblicato e i diritti cinematografici sono già oggetto di un vigoroso corteggiamento a Hollywood, Monk si mette nei guai.

Un incipit narrativo perfetto che incornicia un lungometraggio dalla giusta calibratura di toni: leggero ma mai sueprficiale, topico eppure fortemente ironico, American Fiction parla sia della comunità afroamericana che degli sgradevoli e spesso tragicomici stereotipi che la white community ha dei primi. Un argomento di certo scottante in Usa, capace di generare accese discussioni, analisi e riflessioni socio-culturali di grande urgenza. Elementi contenutistici che American Fiction custodisce mirabilmente dentro ad uno scrigno di apparente crowdpleaser, di lungometraggio cinematografico che conquista una vasta gamma demografica di spettatori senza mai tralasciare importanti argomentazioni. 

Che ormai sappiamo riuscirebbero anche a travalicare anche i grandi meriti tecnici di epiche per grande schermo di quest’anno, come Oppenheimer o Killers of the Flower Moon, oppure la provocazione ultra-pop di Barbie o addirittura le stramberie femministe del Povere Creature! con Emma Stone (che pure, il Leone d’Oro a Venezia 80 se lo è portato a casa a furor di popolo). Che in fin dei conti sia dunque l’esordio alla regia di Cord Jefferson il vero favorito silente agli Oscar 2024? Una possibilità che, almeno sulla carta, ci sembra molto pià concreta di quanto non possa apparire.

Di seguito il manifesto ufficiale e il trailer di American Fiction, in Italia ancora senza distribuzione, né data di uscita. In Usa arriverà a dicembre con Amazon/MGM:


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