Di Simone Fabriziani
Se Ariana DeBose dovesse dunque ottenere veramente l’Oscar come attrice non protagonista (la strada è di certo ancora lunga, in attesa dei risultati dei SAG, Critics’ Choice e Bafta), entrerebbe in un ristrettissimo club di interpreti che nella storia degli Academy Awards ha alzato trionfante la statuetta per uno o più ruoli decisamente “sui generis”.
Ebbene sì, perché la Anita di Ariana DeBose è la seconda versione per il grande schermo dello stesso personaggio portato al cinema nel lontano 1961 da Rita Moreno, ruolo per il quale la grande attrice portoricana ha vinto proprio l’Oscar come interprete femminile di supporto. Sarebbe soltanto la terza volta nella storia degli Oscar che lo stesso ruolo, seppur in versioni cinematografiche differenti, ottiene la statuetta. Era già accaduto negli anni ’70 per il ruolo fittizio di Vito Corleone (portato sul grande schermo, in film ed in età differenti) da Marlon Brando e Robert De Niro, e molto più recentemente per il Joker, il cui ghigno ha avuto l’onore di regalare la statuetta al compianto Heath Ledger e a Joaquin Phoenix.