Di Simone Fabriziani
Inauguriamo una nuova rubrica, speriamo di discreto successo e interesse per voi lettori, tuffandoci almeno per una volta nel passato e ricordando le più memorabili, le più combattute e le più sorprendenti annate Oscar che gli Academy Awards ci abbiano regalato sin dal 1927 assegnando le tanto ambite statuette.
L’anno con cui vogliamo iniziare il nostro viaggio dal cuore “vintage” e dai connotati piuttosto nostalgici parte proprio da una delle sfide cinematografiche più memorabili di sempre…
Stiamo parlando dell’anno 1972, passato alla storia per ben più di un motivo.
La Awards Season di quell’anno vede scontrarsi due capolavori assoluti del cinema americano di tutti i tempi, due pellicole che hanno ridefinito per sempre i caratteri generali del genere a cui appartengono: Il Padrino di Francis Ford Coppola e Cabaret di Bob Fosse.
Il primo, forse il gangster movie più celebre ed imitato nella storia della Settima Arte, domina i circoli di critica del tempo e si guadagna, tra gli altri premi, ben 5 Golden Globes:
Best Picture Drama
Best Director- Francis Ford Coppola
Best Actor Drama- Marlon Brando
Best Screenplay
Best Original Score- Nino Rota
Oltre ai prestigiosi premi della stampa estera ad Hollywood, il capolavoro di Coppola si accaparra anche due importanti premi dell’industria cinematografica: Directors’ Guild Award (da sempre anticamera dell’Oscar al Miglior Film) e il Writers’Guild Award per la Sceneggiatura Non Originale.
Ma una seconda pellicola sembra minacciare il dominio del Padrino, tallonandolo da molto vicino…
Il rivoluzionario musica diretto da Bob Fosse vince altrettanti premi durante la Awards Season, tra cui ben 3 Golden Globes:
Best Picture Comedy/Musical
Best Actress Comedy/Musical- Liza Minnelli
Best Supporting Actor- Joel Grey
Oltre ai Globes, da ricordare 5 Bafta (tra cui Film e Regia) e due prestigiosi premi dell’industria: l’ACE Eddie Award per il Montaggio e il Writers’Guild Award per la Miglior Commedia dell’Anno.
Cosa è accaduto alla fine della fiera?
Quello che in molti in quell’anno pronosticavano: uno “split” per la statuetta Film e Regia: l’Oscar alla Miglior Regia dell’anno va a Bob Fosse, sorpreso ed emozionato per la statuetta ricevuta.
L’Oscar al Miglior Film va, indiscutibilmente, al Padrino di Francis Ford Coppola, che si accontenta individualmente di una statuetta per la Sceneggiatura Non Originale. Alla fine il gangster movie di Coppola totalizza 3 statuette, mentre il musical di Fosse arriva a quota 8 Oscar, risultando il maggior vincitore della storia dell’Academy senza il premio al Miglior Film:
E per gli attori cosa accade?
In Supporting Actor si riconferma, dopo il Globe e il Bafta, lo straordinario Joel Grey di Cabaret, mentre per la statuetta femminile in Lead vince la favoritissima Liza Minnelli nel musical di Fosse.
Anche per la statuetta maschile in Lead c’è poco da aggiungere: vince l’iconico Marlon Brando nei panni di Don Vito Corleone, ma quel che fa storia è il discorso di accettazione della statuetta: Brando non si presenta alla Cerimonia e manda a ritirare il premio al suo posto ad una curiosa nativa indiana (ma si scoprirà poi che è un’attrice) come segno di protesta contro il maltrattamento e il ritratto menzognero dei nativi americani nel cinema hollywoodiano. Una vero e proprio punto di rottura ha inizio da quel momento tra l’industri hollywoodiana e Brando, sempre più figura controversa e mitica.
Che annata, eh?