Di Gabriele La Spina
Da diversi anni la categoria dedicata al Miglior Film d’Animazione sembra ormai dominata dal colosso Disney Pixar. Lo scorso anno a trionfare è stato il capolavoro Inside Out, che ha seguito il destino di Big Hero 6 (Disney), Frozen (Disney), Ribelle (Disney Pixar).
Quest’anno il colosso hollywoodiano potrebbe prendere almeno tre posti nella cinquina, con le fantastiche pellicole animate distribuite nel corso del 2016, a insidiare la sua vittoria però altri piccoli tesori del genere che di fronte all’ormai predominante tecnica della computer grafica, adoperano sistemi vecchio stile come la stop-montion e l’animazione classica.
Dopo la pubblicazione della short list, che comprende i 22 film d’animazione approvati dall’Academy per concorrere nella categoria, ecco la nostra predizione sui cinque titoli che arriveranno molto probabilmente alle nomination.
Zootropolis (Disney)
Zootropolis è una città che non assomiglia a nessun’altra dato che è progettata e abitata da animali. Qui, la piccola coniglietta Judy Hoops scopre presto che essere il nuovo membro di una forza di polizia composta da animali grandi e forti non è facile. Determinata a mostrare il proprio valore, Judy coglie l’opportunità di risolvere un complicato caso, anche se questo vorrà dire allearsi con l’astuto Nick Wilde, volpe virtuosa della truffa. Multirazzialita, accettazione e diversità sono soltanto alcune delle tematiche affrontate dalla pellicola diretta da Byron Howard, Rich Moore e Jared Bush. Un film d’animazione apparentemente per i più giovani che nasconde però un sottotesto più adulto, che solleva diversi punti di riflessione. Potrebbe essere la seconda nomination per Howard, dopo Bolt (2008), e la seconda per Moore dopo Wreck-It Ralph (2012).
Oceania (Disney)
Già dal suo debutto all’AFI Fest il nuovo film Disney a tema girl power, ha riscosso un grande successo da parte della critica. Vaiana, giovane appassionata di viaggi in mare e unica figlia di un capo appartenente a una lunga stirpe di navigatori, usa il suo talento per la navigazione per aiutare la famiglia. Si imbarca così in un epico viaggio alla ricerca di un’isola leggendaria. Si unirà a lei il suo eroe, il leggendario semidio Maui. La regia è stata affidata a Ron Clements, già dietro a grandi classici Disney come Il pianeta del tesoro (2002) e La principessa e il ranocchio (2009), entrambi nominati all’Oscar. Per la sceneggiatura invece John Musker, già autore per La sirenetta (1989) e Aladdin (1992).
Alla ricerca di Dory (Disney Pixar)
Spin-off del popolarissimo Alla ricerca di Nemo, stavolta incentrato sulla pesciolina Dory, che vive felicemente presso la barriera corallina insieme a Nemo e Marlin. Quando Dory ricorda improvvisamente di avere una famiglia che forse la sta cercando, i tre decidono di partire per una straordinaria avventura attraverso l’oceano che li condurrà fino al prestigioso Marine Life Institute, in California: un acquario che è anche un centro di riabilitazione. Per riuscire a trovare sua madre e suo padre, Dory chiederà aiuto ai tre abitanti più stravaganti del posto. Alla regia Andrew Stanton, vincitore di due Oscar per Alla ricerca di Nemo (2003) e WALL·E (2008), su sei nomination.
La tartaruga rossa (Studio Ghibli)
Scritto e diretto da Michael Dudok de Wit, vincitore dell’Oscar per il corto animato Father and Daughter (2000), si tratta di un raffinatissimo film d’animazione vecchio stile con dietro il team dello Studio Ghibli di Hayao Miyazaki. Il film racconta di un uomo abbandonato su un’isola deserta che cerca di disperatamente di fuggire. Un giorno, però, incontra una strana tartaruga che cambierà per sempre il resto della sua vita. Grande successo di critica ai festival di Cannes, Toronto e Roma.
Kubo e la spada magica (Laika)
Kubo vive una vita normale e tranquilla in un piccolo villaggio costiero fino a quando uno spirito del passato sconvolge la sua esistenza riaccendendo una secolare faida. Ciò fa sì che ogni sorta di spiriti e di mostri dia la caccia a Kubo, che per sopravvivere deve individuare una magica armatura indossata una volta dal defunto padre, leggendario guerriero samurai. Travis Knight, nominato all’Oscar per Boxtrolls (2014), che ha collaborato anche all’animazione dei bellissimi Coraline (2009) e ParaNorman (2012), debutta alla regia con un piccolo gioiellino dalle influenze orientali.
Alternative:
La Mia Vita da Zucchina (GKids)
La Mia Vita da Zucchina (GKids)
April and the Extraordinary World (Studio Canal)
Pets – Vita da Animali (Illumination Entertainment)
Trolls (DreamWorks)
Sing (Illumination Entertainment)
Il piccolo principe (Kaibou)
Il prossimo appuntamento è con la categoria del Miglior Film Straniero.