Nonostante anche durante il prossimo anno vigerà la regola della candidatura dai 5 ai 10 titoli per la statuetta principale per cui sembra quasi impossibile prevedere un numero esatto di pellicole incensate dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, ecco la shortlist di 10 titoli che, in rigoroso ordine di probabilità di vittoria dell’Oscar, pensiamo possano ritrovarsi nominati il prossimo 24 Gennaio 2017.
L’acclamato musical scritto e diretto da Damien Chazelle ha già conquistato le platee e i critici di tutto il mondo: dopo l’apertura trionfale a Venezia 73, la inaspettata Coppa Volpi alla splendida protagonista Emma Stone e dulcis in fundo il Premio del Pubblico al Toronto International Film Festival, è la lettera d’amore cinefilo di Chazelle ad Hollywood il primo, forte frontrunner per il maggior numero di candidature, e forse di statuette.
Moonlight
Da poco annunciato come film di apertura della Festa del Cinema di Roma 2016 e caso cinematografico dalle lodi unanimi al Telluride Film Festival e poi a Toronto, l’indie movie scritto e diretto da Barry Jenkins si appresta a consacrarsi come il caso indipendente dell’anno e forse il titolo più premiato a fine anno dalla critica statunitense. Difficile non immaginarlo in gioco.
Manchester By The Sea
Il piccolo dramma familiare scritto e diretto dal bravo Kenneth Lonergan ha positivamente fatto il giro dei circuiti festivalieri sin da Gennaio 2017 con l’ottima accoglienza della pellicola al Sundance Film Festival, replicata poi a Telluride e a Toronto. Molto applaudita la delicata sceneggiatura, e le due performance di Casey Affleck e Michelle Williams, pronti a conquistare anche il New York Film Festival ad inizio Ottobre.
Silence
La recente notizia della data di uscita ufficialmente fissata per Dicembre 2016 per l’atteso epico adattamento del romanzo omonimo di Shusako Endo diretto dalla leggendaria mano dietro la macchina da presa del Premio Oscar Martin Scorsese ispira confidenza nel prodotto finale nella speranza (ora forse più concreta che mai) che l’ultima pellicola di Scorsese possa competere con il musical di Chazelle per il maggior numero di statuette, anche soltanto in raggiungimento numerico di candidature trasversali.
Billy Lynn’s Long Halftime Walk
La satira politica e militare diretta dal due volte Premio Oscar Ang Lee si prepara a conquistare il NYFF 2016 e forse più di una candidatura “pesante”, inclusa quella alla virtuosistica regia e alla fotografia, qui impegnata in un lavoro in IMAX 3D dal taglio intimista mai visto fino ad ora sul grande schermo; almeno per una pellicola dallo stampo autoriale.
Jackie
Dopo il premio alla Sceneggiatura a Venezia 73 e le unanimi lodi alla favolosa Jacqueline Kennedy portata sullo schermo da una Natalie Portman in stato di grazia, l’anti-biopic diretto dal prolifico regista cileno Pablo Larraìn sembra essere un veicolo in perfetto equilibrio tra tradizionalismo narrativo, storia americana di forte impatto e una visione artistica forte, anti-convenzionale ed indelebile. Potrebbe essere il titolo che farà più inaspettatamente breccia tra i membri dell’Academy più patriottici o nostalgici.
Lion
Il titolo apparentemente più strappalacrime della shortlist è forse però quello più sorprendente; ha infatti conquistato la critica nordamericana e il pubblico del TIFF con la sua struggente storia vera di adozione, famiglia e amore incondizionato. Prodotto e distribuito dalla Weinstein Company, è ufficialmente il titolo di punta della casa di produzione che, almeno fino a qualche anno fa, era la più strategica partecipante ai giochi degli Oscar, soprattutto in termini di candidature ricevute in totale ogni annata.
Fences
Il primo Teaser Trailer del film diretto ed interpretato da Denzel Washington conferma forse l’inevitabile: l’adattamento dalla omonima pièce teatrale di August Wilson è la ricetta perfetta tra tema attuale post-polemica razziale dello scorso anno e mix esplosivo di recitazione potente dei due protagonisti, entrambi diretti ad una ennesima candidatura all’Oscar, soprattutto la quotatissima Viola Davis. Se è pur vero che negli ultimi anni le pellicole tratte da opere teatrali hanno faticato ad incontrare le grazie dell’Academy, questa sembra tuttavia la pellicola giusta al momento giusto.
Arrival
Il connubio Oscar/Sci-Fi negli ultimi anni ha prodotto risultati sorprendenti e soddisfacenti: se il Gravity di Alfonso Cuaròn si è aggiudicato 7 oscar nel 2014, l’Interstellar di Christopher Nolan ha raggiunto quota 5 Nomination e Oscar agli Effetti Visivi l’anno successivo, per approdare poi allo scorso anno con l’ironico The Martian di Ridley Scott con 7 Nomination tra cui Film e Attore Protagonista. Dunque sembra difficile non immaginare tra le pellicole in shortlist anche “Arrival” del cineasta canadese Denis Villeneuve, particolarmente applaudito a Venezia 73 e poi conseguentemente a Telluride e Toronto in egual misura. Ma forse troppo filosofico ed emotivo per i gusti conservatori e tradizionalisti dell’Academy?
Sully
L’immancabile Clint Eastwood è non soltanto veterano assoluto di Hollywood, ma anche dell’Academy, che nel corso degli ultimi 20 anni ha tributato più di una statuetta all’attore-regista e ai suoi interpreti. Potrebbe essere questo il caso anche quest’anno per il’apprezzato “Sully” con Tom Hanks e Aaron Eckhart, ottimamente accolto in World Premiere al Telluride e con ottimi numeri al box office statunitense nel mese di Settembre. la eroica storia di coraggio del capitano Sullenberger e del “Miracolo sull’Hudson” sembra la tradizionale narrazione del solito buon Clint in vena di variate candidature trasversali, inclusa quella dell’ottimo protagonista.
Alternative:
Hell or High Water
Hidden Figures
Loving
Nocturnal Animals
20th Century Women
Wild Cards:
Allied
The Birth of a Nation
Live By Night
Passengers
Quali dei sopracitati titoli la spunteranno secondo il vostro giudizio? Quale film vorreste vedere candidato per la statuetta maggiore? A presto con un articolo comprensivo sulle restanti categorie tecniche e le sceneggiature.