Predizioni Oscar 2017: Miglior Regia (Settembre)

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Di Daniele Ambrosini

Mentre alcuni dei titoli “da Oscar” usciti fino ad ora sono stati accolti con favore dalla critica, altri sono ancora inediti ma godono di un buzz altissimo legato soprattutto al nome dei loro autori. Potremmo assistere a dei graditi ritorni ma anche all’inserimento di nomi nuovi nella cinquina finale, anche se potrebbero esserci delle sorprese perché i giochi sono ancora apertissime la categoria dei registi quest’anno si presenta come particolarmente interessante e competitiva. Questi per il momento sono i registi che hanno maggiore possibilità di ottenere la nomination ai prossimi Oscar:

Damien Chazelle – La La Land
 Sono passati due anni da quando Whiplash ottenne 5 candidature all’Oscar conquistandone 2. Damien Chazelle ottenne la nomination per la sceneggiatura (che l’Academy considerò non originale) ma non rientrò nella cinquina della miglior regia ma quest’anno La La Land, accolto calorosamente a Venezia, dove ha vinto una Coppa Volpi per Emma Stone, e a Toronto, dove ha vinto il prestigioso Audience Award, ha tutte le carte in regola per essere uno dei protagonisti della  stagione dei premi, perciò il posto in cinquina per Chazelle sembra assicurato e chissà che non arrivi anche la statuetta.
Martin Scorsese – Silence
La data distribuzione del film è stata (finalmente) fissata al il 16 dicembre, ma fino ad allora l’unica garanzia per Silence è rappresentata da Martin Scorsese che dagli Oscar è sempre stato accolto con favore, perciò sembra difficile immaginare che non venga candidato anche quest’anno se il film dovesse essere ben accolto dalla critica. Dobbiamo solo aspettare, ma al momento le possibilità che Scorsese ottenga la sua nona nomination come miglior regista sembrano piuttosto alte.

Ang Lee – Billy Lynn’s Long Halftime Walk
Altra incognita di questa categoria è proprio Billy Lynn che verrà presentato al festival di New York tra due settimane. Il film può però contare sulla regia di Ang Lee che il premio l’ha già vinto due volte e che molto probabilmente otterrà la sua quarta nomination come regista a meno che il film non dovesse essere accolto negativamente, ma se l’attesa per i primi riscontri di Silence è ancora lunga, quella per Billy Lynn sta per finire.

Pablo Larraìn – Jackie
Larrain potrebbe essere la sorpresa di questi Oscar: candidato nel 2013 come miglior film straniero per il bellissimo NO – i colori dell’arcobaleno, il regista cileno quest’anno potrebbe ottenere una candidatura per la regia di Jackie ed una come miglior film straniero grazie a Neruda che la commissione cilena ha scelto come suo rappresentante. Presentato e premiato a Venezia e a Toronto Jackie sembra avere ottime possibilità di essere uno dei film di punta della prossima Awards Season perciò non ci stupiremmo se il talentuoso Larrain ottenesse sua prima candidatura alla regia il prossimo gennaio.

Barry Jenkins – Moonlight
Dopo la polemica #OscarsSoWhite risulta quasi impensabile che non ci sia almeno un regista di colore in cinquina e visto che Nate Parker dopo le accuse di stupire sembra essere fuori dai giochi la sfida è tutta tra Barry Jenkins e Denzel Washington. Jenkins sembra avere maggiori possibilità perché il suo Moonlight è già una delle sorprese di stagione oltre che uno dei film più amati dell’anno dalla critica americana. La sua candidatura resta un’incognita, soprattutto perché in fin dei conti Moonlight è un piccolo film indipendente che però ha tutte le carte in regola per far breccia nel cuore dei membri dell’Academy ed ottenere delle candidature importanti.
Alternative:
Kenneth Lonergan – Manchester by the sea
Garth Davis – Lion
Denis Villeneuve – Arrival 
Tom Ford – Nocturnal Animals 
Jeff Nichols – Loving
Wild Cards:
Nate Parker – Birth of a Nation
Denzel Washington – Fences 
Clint Eastwood – Sully
Morten Tyldum- Passengers
Mike Mills- 20th Century Women