Il solo pensare a Jim Carrey ci fa già sorridere, il fatto che non abbia mai ricevuto una menzione agli Oscar, ci rallegra molto di meno. Jim si è imposto come uno dei più iconici, coinvolgenti, carismatici e amati personaggi degli anni ’90; una galleria di personaggi strambi e divertenti ma comunque ben studiati e interpretati sapientemente. Un mito per generazioni, che ha sempre ricevuto il plauso del pubblico, forse un po meno da parte della critica ,in virtù di film non propriamente intellettuali, ma ha fatto ridere, con classe, garbo, intelligenza e buon gusto, senza mai sfociare nel volgare o nel turpiloquio.
Molti i film commedia con cui negli anni ’90 è salito alla ribalta, i titoli che gli anno portato fortuna e hanno caratterizzato quel decennio. Ma negli ultimi 15 anni ha dato prova della sua versatilità prestandosi anche per ruoli drammatici: The Truman Show (1998), Man on the Moon (1999), The Majestic (2001), Se mi lasci ti cancello (2004). Alcuni di questi ruoli gli hanno fruttato la vittoria ai Globe ma mai una agli Oscar.
Ci sentiamo di accostare Jim ai grandi comici del passato quali Lucille Ball e Jerry Lewis che non hanno mai visto il loro talento riconosciuto con un Oscar. Un grande mancanza nella famiglia dell’Academy che speriamo riescano a colmare al più presto.
Reduce da franchise di successo, comico-demenziali, Jim viene scelto da Peter Weir per questo grande film che in qualche modo ha segnato un’epoca. Carrey è Truman Burbank un trentenne simpatico e pieno di vitalità, sempre sorridente che non sa di essere il protagonista di uno spettacolo televisivo, il Truman Show, un racconto sulla sua vita, ripresa in diretta sin dalla nascita, quando fu prelevato da una gravidanza indesiderata e “adottato” da un network televisivo. Un film che è quasi un presagio, prima che i reality show diventassero parte del quotidiano, con l’ossessione di entrare nel privato diventasse una cosa comune. Il film fu candidato a tre Premi Oscar nel 1999 e premiato con tre BAFTA e altrettanti Golden Globe uno dei quali fu per Jim.
Man on the Moon (1999)
Andy Kaufman è un comico che ha attraversato l’America proponendo una comicità surreale. Magistrale nel raggirare il pubblico riusciva a provocare fragorose risate e imbarazzanti silenzi con le sue performance. Sia che proponesse una comicità per bambini o che sfidasse le signore in incontri di wrestling era un personaggio discusso e oltre ogni schema. Anche nella vita privata, Andy non riusciva a uscire dal suo personaggio. Qui ancor più che in The Truman Show, Carrey dimostra il suo straordinario talento, in un ruolo di notevole difficoltà. Come in passata ha coinvolto il suo pubblico in grasse risate, qui lo commuove. Il film di Milos Forman gli frutta il suo secondo Golden Globe.
Eternal Sunshine of the Spotless Mind (2005)
Accanto a Kate Winslet, in questo film vincitore dell’ Oscar per la Sceneggiatura Originale per Charlie Kaufman, Jim Carrey raggiunge uno dei picchi recitativi della sua carriera. Un ruolo difficile in un film non proprio semplice in cui Jim dimostra di essere versatile ed eclettico, eccellente nel drammatico così come nella commedia. Joel Barish e Clementine Kruczynski ovvero Jim e Kate restano comunque tra i personaggi più iconici della prima decade degli anni ’00 e sicuramente in entrambi i casi, una delle loro migliori interpretazioni. Nomination agli Oscar per la Winslet e nessun premio per il povero Jim.