The Outsiders – Gli attori e le attrici che potrebbero sorprendere con una nomination ai prossimi Oscar

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Di Simone Fabriziani

Se molti dei nomi di interpreti maschili e femminili che faranno sicuramente parte delle prossime cinquine dei maggiori premi di fine anno sono stati elencati con dovizia di analisi e particolari nelle nostre precedenti predizioni Oscar del mese di ottobre, questa volta ci focalizziamo sui nomi che, pur se nella Oscar conversation, faranno fatica a trovare un posto e una voce presso i membri dell’Academy il prossimo anno.

Senza escludere a priori nessuna possibilità dal mazzo di carte, ecco di seguito alcuni nomi che, sia nel comparto maschile e poi femminile, potrebbero stupirci al mattina dell’annuncio delle candidature agli Academy Awards, attesa per giovedì 24 gennaio 2019.

Nel comparto maschile, sia in Lead che in Supporting, non ci sorprenderemmo se venissero presi in considerazione nomi ampiamente già applauditi dalla critica, come l’intenso Ethan Hawke in First Reformed  – La creazione a rischio, ultimo film scritto e diretto da Paul Schrader, o il promettente John David Washington in BlackKklansman, figlio di Denzel e protagonista di uno dei più acclamati film dell’intera filmografia di Spike Lee. L’uscita nelle sale Usa fissata al 14 dicembre fa ben sperare per l’attempato Clint Eastwood in The Mule, ma dovrà vedersela con l’altro grande veterano del cinema americano, nell’ultimo ruolo (forse) della sua carriera davanti la macchina da presa: Robert Redford in The Old Man and the Gun di David Lowery. In Lead non si escludono le presenze, queste però fortemente improbabili, di Steve Carell per Beautiful Boy, Ben Foster per il piccolo film indipendente Leave No Trace, il vincitore della Coppa Volpi Willem Dafoe nei panni di Vincent Van Gogh in At Eternity’s Gate, e rispettivamente i giovani Lucas Hedges in Boy Erased e la scoperta Stephan James nell’applaudito Se la strada potesse parlare di Barry Jenkins. Nella categoria di supporto potrebbe realisticamente avere una possibilità di conquistare un posto in cinquina il premio Oscar Sam Rockwell nei panni di George W. Bush in Vice, così come non sono assolutamente da escludere i supporting di BlackKklansman Adam Driver e Topher Grace. Scarse possibilità per Russell Crowe in Boy Erased, Armie Hammer per On The Basis of Sex, Bryan Tyree Henry nell’acclamato monologo che ha in Se la strada potesse parlare, il divertentissimo Nicholas Hoult per La favorita , il villain targato Marvel Michael B. Jordan in Black Panther ed infine il canterino Lin-Manuel Miranda per l’atteso sequel Il ritorno di Mary Poppins.
Nel reparto femminile sempre più possibile la presenza della interprete messicana Yalitza Aparicio per l’acclamato Roma di Alfonso Cuaròn, ma non escludiamo nemmeno un exploit all’ultimo minuto di Emily Blunt (ancora senza nomination all’Oscar) per Il ritorno di Mary Poppins e l’intensa Julia Roberts in Ben Is Back, in uno dei ruoli più acclamati della sua carriera. L’irriconoscibile Nicole Kidman in Destroyer si gioca la sua quinta candidatura alla statuetta, possibilmente bissata nella stessa edizione con una sesta in supporting per Boy Erased. A dividersi la categoria saranno invece Saoirse Ronan e Margot Robbie in Maria, Regina di Scozia; forte titolo della Focus Features, il film ha piazzato ufficialmente la prima in Lead, mentre la seconda interprete nella meno competitiva categoria di supporto. Sempre per la Focus Features l’attesa è tutta per Felicity Jones in On the Basis of Sex, nei panni del giudice della Corte Suprema Ruth Bader Ginsburg.
In supporting le speranze di scuotere la cinquina già agguerrita potrebbero arrivare da Elizabeth Debicki nel corale Widows – Eredità criminale di Steve McQueen, Natalie Portman, inedita popstar nel discusso Vox Lux di Brady Corbet, le già sopracitate Nicole Kidman e Margot Robbie, la messicana Marina de Tavira in Roma o la asiatica superstar Michelle Yeoh nella commedia campione di incassi in Usa Crazy & Rich. Scarse le possibilità di rivedere nominate performer come Rachel McAdams nell’ottimo Disobedience di Sebastian Lelio, Sissy Spacek in The Old Man and the Gun a fianco di Redford, e la trasformista Tilda Swinton nel divisivo Suspiria.


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