Di Simone Fabriziani
Ai Londra, difatti, a trionfare a sorpresa contro Quan è stato Barry Keoghan per Gli spiriti dell’isola, mentre nel comparto femminile l’ha spuntata l’irlandese Kerry Condon per lo stesso lungometraggio. Soffermiamoci per l’appunto sulla categoria della miglior attrice non protagonista. Siamo così sicuri che la veterana Angela Bassett abbia l’Oscar in tasca per il sequel Marvel, nonostante tutto?
Un paio di riflessioni. Ai Bafta Black Panther:Wakanda Forever aveva ottenuto una sola candidatura (quella per l’appunto, perl’interprete femminile di supporto), a dispetto delle 10 del lungometraggio scritto e diretto da Martin McDonagh con Kerry Condon, che alla fine della giostra si è comunque portato a casa 4 statuette (attori non protagonisti, film britannico, sceneggiatura originale). Agli Oscar, invece, il sequel targato Marvel Studios ha sorpreso con cinque candidature totali (Bassett, costumi, trucco, canzone originale, effetti visivi) trascinate dall’entusiasmo per l’attrice afro-americana. Eppure.
Per le chance di Kerry Condon non sarebbe di certo la prima volta nella storia degli Academy Awards. Ad esempio, nel 1997 la veterana Lauren Bacall perse la statuetta nonostante il Golden Globe, il Critics’ Choice e il SAG ottenuti per L’amore ha due facce, a favore di Juliette Binoche ne Il paziente inglese. Per il ruolo di supporto, l’attrice francese ottenne, guarda caso, soltanto il Bafta ma figurava nel film statisticamente più forte rispetto all’altro contender.
Uno scenario che, proprio quest’anno, potrebbe accadere di nuovo. Noi vi abbiamo avvertito.