Di Gabriele La Spina
Da molti forse sottovalutata, ma contenente ogni anno delle vere e proprie chicche della produzione cinematografica, la categoria dedicata al miglior film d’animazione è qualcosa di più serio di quanto si immagini, entrare a farne parte è il coronamento del lavoro di un nutritissimo staff di animatori e sceneggiatori, che a volte riescono a eccellere anche più dei collaboratori dei film in “carne e ossa”.
Una categoria, inutile dirlo, quasi sempre dominata dal colosso Disney/Pixar, che vince nella categoria dal 2008 a eccezion fatta per il 2012, dove vinse Rango di Gore Verbinski. Dopo aver conquistato i cuori di grandi e piccini con Inside Out, la Pixar quest’anno sembra farsi da parte, poche le possibilità per il suo Alla ricerca di Dory, dando spazio a un nuovo classico Disney che ha sorpreso in questa stagione dei premi, il delizioso film sulla diversità Zootropolis, vincitore ai Golden Globe e nominato al BAFTA, a oggi è il vero frontrunner della categoria. Ma spazio anche per un altro nuovo classico Disney, ed è Oceania, che a sorpresa negli ultimi mesi ha raccolto numerosi consensi da parte della critica. Non mancherà la presenza di Kubo e la spada magica, realizzato da Travis Knight, già animatore di Boxtrolls e Coraline e la porta magica, nominato ai Golden Globe e ai BAFTA, e reduce da numerose vittorie in circoli della critica tra cui la Las Vegas Film Critics Society, la National Board of Review e la New York Film Critics.
In bilico risulta la presenza del film d’animazione dello Studio Ghibli, La tartaruga rossa, che abbiamo ampiamente apprezzato al Festival di Roma 2016, ma snobbato dai maggiori award, a eccezion fatta per alcuni circoli della critica americana. Strano caso invece potrebbe essere quello de La mia vita da zucchina, film d’animazione svizzero, che potrebbe concorrere anche nella categoria del miglior film straniero, dato che è stato inserito nella shortlist dei 9 titoli papabili. Alternativa valida che potrebbe soppiantare il posto di quest’ultimo titolo, è Your Name, enigmatico film animato giapponese di Makoto Shinkai, regista e sceneggiatore de Il giardino delle parole (2013).
I Pronostici:
“Zootropolis” (Disney)
“Kubo e la spada magica” (Laika)
“Oceania” (Disney)
“La tartaruga rossa” (Studio Ghibli)
“La mia vita da zucchina” (Blue Spirit)
Le Alternative:
“Your Name” (CoMix Wave)
“Alla ricerca di Dory” (Pixar)
“Sing” (Illumination)