Predizioni Oscar 2018: Miglior attore non protagonista (Ottobre)

Seguici anche su:
Pin Share

Di Daniele Ambrosini

Sebbene numerosi interpreti siano in lizza per un posto in cinquina e molte siano le performance applaudite durante l’ultimo anno cinematografico, la sfida per l’Oscar al miglior attore non protagonista sembra destinata a risolversi in una sfida a tre. 


Il primo interprete ad aver virtualmente prenotato una candidatura per la prossima edizione degli Academy Awards è Sam Rockwell che lo scorso settembre ha stupito e divertito il pubblico e la critica dei festival di Venezie e Toronto con una performance brillante in grado di tenere testa alla protagonista Frances McDormand in Tre manifesti a Ebbing, Missouri, per lui sarebbe la prima candidatura; altro candidato quasi sicuro è Willem Dafoe, che arriverebbe così alla sua terza nomination (dopo quelle conquistate per Platoon e L’ombra del vampiro) e potrebbe addirittura conquistare la statuetta, a distanza di 31 anni dalla sua prima nomina in casa Academy, grazie al suo ruolo in The Florida Project, nuovo ambizioso progetto di Sean Baker. Altro candidato probabilissimo è l’astro nascente del cinema americano Armie Hammer, che grazie alla sua performance in Chiamami con il tuo nome, uno dei film più acclamati dell’anno e serio contendente per tutte le categorie principali, potrebbe conquistare la sua prima nomination agli Oscar e dare una svolta definitiva alla sua carriera.
C’è un po’ più di incertezza sui due nomi che completeranno la categoria, infatti se il trio Rockwell-Dafoe-Hammer ha probabilità molto elevate, per gli altri interpreti in gara diventerà fondamentale il percorso che faranno i rispettivi film durante la stagione dei premi, ma al momento due nomi particolarmente apprezzati sembrano avere maggiori probabilità di sbaragliare la concorrenza: Richard Jenkins per The Shape of Water e Michael Stuhlbarg per Chiamami con il tuo nome (che otterrebbe così due candidature nella stessa categoria). Per l’interprete britannico del film di Guillermo Del Toro, già vincitore di un Emmy, si tratterebbe della seconda nomination dopo quella conquistata nel 2008 per L’Ospite Inatteso di Tom McCarthy; mentre si tratterebbe della prima candidatura per l’interprete del film di Guadagnino e sarebbe il coronamento di un anno d’oro per Stuhlbarg che nel 2017 ha preso parte non solo a Chiamami con il tuo nome ma anche a The Shape of Water, The Post di Steven Spielberg e al televisivo Fargo.

Bisogna però tenere conto delle possibili sorprese, infatti all’orizzonte si prospettano delle alternative altrettanto valide nelle interpretazioni di Jason Mitchell in Mudbound, di Steve Carell in Last Flag Flying e La battaglia dei sessi (performance che probabilmente verrà promossa in Lead, in un evidente caso di category fraud), Michael Sannon per The Shape of Water, Ben Mendelsohn per il biopic L’ora più buia e Ray Romano per il caso indie dell’anno The Big Sick. Seguono nomi più altisonanti ma con probabilità sempre inferiori. 

Predizioni:
Sam Rockwell, “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”
Willem Dafoe, “The Florida Project”
Armie Hammer, “Chiamami con il tuo nome”
Richard Jenkins, “The Shape of Water”
Michael Stuhlbarg, “Chiamami con il tuo nome”
Alternative:
Jason Mitchell, “Mudbound”
Steve Carell, “Last Flag Flying”
Michael Shannon, “The Shape of Water”
Ben Mendelsohn, “L’ora più buia”
Ray Romano, “The Big Sick”
Tracy Letts, “Lady Bird”
Dustin Hoffman, “The Meyerowitz Stories”
Kevin Spacey, “Tutti i soldi del mondo”
Harrison Ford, “Blade Runner 2049”
Mark Rylance, “Dunkirk”