Di Gabriele La Spina
Una categoria che lo scorso anno ci ha regalato piccole ma grandi performance, con un testa a testa tra l’attrice teatrale Laurie Metcalf, applaudita per Ladybird, e l’attrice televisiva (ma non solo) stupefacente in I, Tonya, Allison Janney, con la vittoria di quest’ultima. Quella della miglior attrice non protagonista, la supporting actress per gli americani, ha dimostrato pienamente che non è la categoria delle sole supporter, ma delle caratteriste, che emergono in poco screen time.
Potrebbe essere questo l’anno della rivalsa per Amy Adams, che anno dopo insegue la statuetta sempre in questa categoria, con ruoli di supporto eccellenti, come quelli di The Master o American Hustle, con Backseat il biopic potrebbe essere il genere della sua vittoria. A contrastarla altre due attrici con ruoli di matrice biografica, Claire Foy, pluripremiata per il ritratto della Regina d’Inghilterra, in The Crown, qui nei panni della moglie silente di Armstrong, ne Il primo uomo, e Nicole Kidman, fin troppo spesso confinata nei ruoli di madre sofferente, dopo Lion, torna in Boy Erased come madre che costringe il figlio a una terapia di conversione per gay. Si accodano alla cinquina ancora tutta da definire, in attesa dei responsi dai festival autunnali, Margot Robbie, di ritorno dopo la grande performance in I, Tonya, con un ruolo di stampo storico in Mary Queen of Scots, al fianco della Ronan, e Regina King, nell’attesissimo nuovo film di Barry Jenkins, che dopo l’Oscar è pronto a portare i suoi attori alle nomination con If Beale Street Could Talk, la King è già stata più volte apprezzata nel piccolo schermo, e il film di Jenkins sembra l’occasione per fare il salto di qualità, considerando la quota black ormai immancabile nelle cinquine dell’Academy.
Tra gli assi nella manica, vi sono Olivia Colman, nel nuovo film di Yorgos Lanthimos, The Favourite, potrebbe essere la prima attrice di un film del dissacrante regista greco nominata all’Oscar? Con lei anche Vera Farmiga, per The Front Runner, già nominata in passata per una pellicola di Jason Reitman, Tra le nuvole, nonché Elizabeth Debicki, intensissima nel trailer di Widows, e Kathy Bates nel biopic On The Basis Of Sex, una veterana di Hollywood che meriterebbe senza dubbio un ritorno sotto i riflettori, dopo un duro e redditizio lavoro sul piccolo schermo nell’ultimo decennio. Grandi speranze invece per l’inclusione di due talenti indiscutibili: la leggendaria Laura Dern, perfetta in ogni sua ultima interpretazione, e la rising star, Tatiana Maslany, esempio di versatilità giovanile, la prima nel film indie JT Leroy, la seconda nell’action drama di Karyn Kusama, Destroyer, pilotato da Annapurna.
La cinquina:
Amy Adams – Backseat
Claire Foy – First Man
Margot Robbie – Mary Queen of Scots
Nicole Kidman – Boy Erased
Regina King – If Beale Street Could Talk
Alternative:
Olivia Colman – The Favourite
Vera Farmiga – The Front Runner
Kathy Bates – On The Basis Of Sex
Elizabeth Debicki – Widows
Sissy Spaceck – The Old Man And The Gun
Tatiana Maslany – Destroyer
Laura Dern – JT Leroy