Di Gabriele La Spina
Abbiamo visto trionfare lo scorso anno Guillermo del Toro per la sua favola gotica La forma dell’acqua, ma a chi cederà quest’anno il testimone? Molti gli autori in vista che potrebbero tornare nella categoria insieme a importanti, se non sorprendenti debutti.
A cominciare da Bradley Cooper, possibile wild card dei prossimi Oscar con il suo remake di È nata una stella, che ha già conquistato i favori di Sean Penn e Robert De Niro, proiettandosi come possibile debuttante della categoria registica con il suo esordio dietro la macchina da presa. Ma sono due i ritorni in grande stile tra i registi: Damien Chazelle, vincitore per La La Land, che si cimenta stavolta nel biopic con Il primo uomo, e Steve McQueen con Widows, vincitore dell’Oscar per 12 anni schiavo, ma tuttavia non come regista. E sempre parlando di pellicole biografiche potrebbe essere tangibile la presenza di Adam McKay, vincitore dell’Oscar nel 2016 per sceneggiatura de La grande scommessa, qui regista per Backseat; e già dal buzz di Cannes è impossibile non includere anche Spike Lee, che con il suo BlacKkKlansman torna in forma smagliante pronto per rappresentare la comunità afroamericana insieme a McQueen.
Quota black potrebbe essere però anche quella di Barry Jenkins, per If Beale Street Could Talk, valida possibilità insieme ad Alfonso Cuaron per Roma, che come Jenkins ha già a casa una statuetta per la miglior regia affermandosi tra gli amati dell’Academy. Non può dirsi lo stesso di Yorgos Lanthimos, che nonostante doti registi che lo hanno portato ad essere paragonato all’inarrivabile Stanley Kubrick, non è mai rientrato nei canoni degli Oscar con le sue eccelse precedenti pellicole, ma uno studio enorme come la Fox e una pellicola pilotata da grossi nomi come quello di Emma Stone, quale è The Favourite, potrebbe essere il biglietto di accesso per il regista greco. Tuttavia è impossibile non considerare la possibilità di quote rosa all’interno della cinquina, dove lo scorso anno è rientrata Greta Gerwig per il delizioso Lady Bird aumentando la tristemente bassa statistica di registe donne nominate all’Oscar: potrebbe essere il turno di Karyn Kusama per Destroyer? Film fortemente voluto da Annapurna per la distribuzione; oppure quello di Josie Rourke per Mary Queen of Scots? La cui regia è definita altamente efficace secondo voci di corridoio dai primi screen test. Imprevedibili incognite, almeno per ora, sono infine Ari Aster, per l’acclamatissimo horror Hereditary, che dopo la nomination di Jordan Peele per Get Out è una forte possibilità, e Joel Edgerton, altro attore che ha compiuto lo switch dietro la macchina da presa come Bradley Cooper, ma per il dramma Boy Erased, tra i titoli di punta della Focus Features.
La cinquina:
Damien Chazelle – Il primo uomo
Steve McQueen – Widows
Bradley Cooper – È nata una stella
Adam McKay – Backseat
Spike Lee – BlacKkKlansman
Alternative:
Yorgos Lanthimos – The Favourite
Alfonso Cuaron – Roma
Barry Jenkins – If Beale Street Could Talk
Josie Rourke – Mary Queen Of Scots
Karyn Kusama – Destroyer
Ari Aster – Hereditary
Joel Edgerton – Boy Erased