Di Gabriele La Spina
Il patto immaginario tra gli Oscar e il Messico potrebbe ancora perpetuarsi il prossimo anno. Dopo la vittoria di Guillermo del Toro come miglior regista per La forma dell’acqua, tra l’altro anche miglior film dell’anno, Alfonso Cuaron sembra in tutto e per tutto il contender maggiore per la vittoria della statuetta; e sarebbe la sua terza dopo quelle già vinte per la regia e l’editing di Gravity.
Come sfatare una statistica simile quando Roma, il gioiellino di Netflix, ha conquistato ogni premio della critica possibile negli USA, e si prepara alla vittoria per il miglior film straniero in ogni award dove è stato nominato; il film dell’anno è inoltre ancora in discussione. Ma non solo Cuaron, altre due presenze certe della cinquina sono indubbiamente Bradley Cooper, che con il suo debutto registico A Star Is Born, ha fatto più che centro, uno degli switch da attore a regista più di successo della storia del cinema dai tempi del debutto di Clint Eastwood; con lui anche il leggendario filmmaker afroamericano Spike Lee per il dissacrante BlacKkKlansman. In bilico sono poi le presenze di altri due ottimi autori, il primo è Yorgos Lanthimos per La favorita, che potrebbe arrivare alla sua prima, meritatissima, nomination all’Oscar, ironia della sorte per il primo film del quale non ha firmato anche la sceneggiatura; e Peter Farrelly per Green Book, qualche mese fa fuori da ogni previsione, ma dopo la nomination ai Golden Globe assolutamente in conversazione Oscar.
Potrebbero insidiare le presenze degli ultimi due registi citati, e perché no in caso di sorprese, anche dei tre più certi, nomi come Barry Jenkins per il suo art-house Se la strada potesse parlare, dopotutto parliamo di un regista già premio Oscar per Moonlight, nonché di Ryan Coogler per il lanciatissimo, sorretto dal colosso Disney, Black Panther. Non ci stupiremmo poi di vedere, nonostante sia stato ampiamente snobbato, Damien Chazelle per First Man che probabilmente sarà comunque una presenza predominante in diverse categorie tecniche; la voglia di quote rosa potrebbe poi a sorpresa portare una nomination a Marielle Heller per Copia originale, che si gioca anche la presenza tra i migliori film, o a Lynne Ramsay, per A Beatiful Day, tra i film più apprezzati dalla critica americana.
Predizioni
Alfonso Cuaron – Roma
Bradley Cooper – A Star Is Born
Spike Lee – BlacKkKlansman
Yorgos Lanthimos – La favorita
Peter Farrelly – Green Book
Alternative
Barry Jenkins – Se la strada potesse parlare
Ryan Coogler – Black Panther
Marielle Heller – Copia originale
Damien Chazelle – First Man
Lynne Ramsay – A Beautiful Day