Di Redazione
In seguito a quanto avvenuto in precedenza in casa, la famiglia Abbott è costretta ad affrontare i terrori del mondo esterno continuando la sua lotta per la sopravvivenza in silenzio. Costretti ad avventurarsi nell’ignoto, gli Abbott si renderanno presto conto che le terribili creature attratte dai suoni non sono le uniche minacce da cui guardarsi. Posticipato di un anno, debutta finalmente giovedì 24 giugno con una distribuzione Eagle Pictures l’atteso sequel A Quiet Place II, ancora co-scritto e diretto da John Krasinski.
Perché vedere A Quiet Place II
Perché se può essere imparentato, ed inevitabilmente confrontato, con un altro sequel nella storia del cinema sci-fi/horror americano, quello è Aliens – Scontro finale di James Cameron (1986). Come il lungometraggio che aveva seguito le orme narrative del capolavoro di Ridley Scott, qui John Krasinski, che ancora una volta dirige, interpreta e co-scrive assieme a Scott Beck e Bryan Woods, amplia il respiro del racconto spalancando le porte di casa Abbott verso il mondo esterno. Ricco di insidie e pericoli, il mondo non è quello che appariva dalla vallata isolata dove si erano rifugiati i protagonisti nel primo capitolo cinematografico. Emblematico dell’umanità altra che aspettava gli Abbott fuori dall’uscio di casa è la new entry interpretata da Cillian Murphy, forse il vero cuore emotivo e fisico di questo secondo appuntamento con la tensione. Solo all’apparenza viaggio verso l’orrore della nuova umanità incattivita dall’egida delle creature aliene che odiano ogni tipologia di frequenza sonora, A Quiet Place II funziona egregiamente quando si fa mirabile esempio di tensione narrativa, di montaggio serrato, di missaggio del suono sopraffino; nella sua durata di circa un’ora e trenta minuti, il sequel diretta da Krasinski risponde volutamente a poche domande poste dallo spettatore, allarga gli orizzonti versa una nuova, inevitabile avventura, dona occasioni ai suoi protagonisti di brillare (su tutti, i bravissimi Millicent Simmonds e Noah Jupe) e regala ai fan del brivido un’esperienza che li lascerà letteralmente incollati alla poltrona, nel silenzio più rigoroso.
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