Alien: Romulus

Alien: Romulus, la recensione

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Settimo lungometraggio ambientato nell’universo narrativo di Alien, il nuovo lungometraggio diretto da Fede Alvarez in arrivo nelle sale italiane da mercoledì 14 agosto è anche il migliore della serie sci-fi dai tempi di Aliens – Scontro finale di James Cameron, del 1986.

Ma di cosa parla l’atteso Alien: Romulus? Nel 2142, mentre esplorano i recessi di una stazione spaziale abbandonata, un gruppo di giovani colonizzatori spaziali si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Ambientato qualche anno dopo gli eventi terrorizzanti del primo capitolo cinematografico del 1979 diretto da Ridley Scott e poco prima del suo sequel di Cameron, Alien: Romulus è una pellicola che all’interno dell’eredità della saga di culto riesce a farsi valere. Molto di più dei sequel poco riusciti Alien 3 (fu l’esordio alla regia di David Fincher!) ed Alien: La Clonazione, così come del dittico prequel curato dallo stesso Scott e costituito da Prometheus e Alien: Covenant.

Fede Alvarez, che negli ultimi anni si è sempre più imposto come talento dietro la macchina da presa di solidissimi horror (sua la firma dietro al remake de La Casa del 2013 e Man in the Dark), firma una sceneggiatura totalmente originale assieme a Rodo Sayagues e dà vita ad un vero e proprio midquel che funge da seguito semi-diretto agli eventi dell’Alien del 1979 ed al contempo come capitolo reboot di una nuova, potenziale saga per il grande schermo.

Una scena del midquel diretto da Alvarez – fonte: 20th Century Studios

In una pellicola che nella sua struttura narrativa aggiunge ben poco rispetto ai capitoli che lo hanno preceduto, Alvarez infonde gusto e senso della tensione dosando entrambi gli elementi con grande sapienza, omaggiando così la tradizione di Alien al cinema tra suggestioni fantascientifiche dal sapore post-apocalittico e sequenze di purissimo body horror di squisita fattura ed attrazione.

La mano dietro la macchina da presa di Fede Alvarez impregna così un midquel che, a conti fatti, si attesta probabilmente come il distillato più cristallino delle attrattive della serie sci-fi/horror iniziata nel 1979 dai tempi del soddisfacente sequel diretto da James Cameron. Ed in Alien: Romulus, ad impreziosire un tassello cinematografico di sorprendente fattura, c’è la giovane star in ascesa Cailee Spaeny; vista recentemente in Priscilla e Civil War, padroneggia la scena del film con grande tenacia e carattere recitativo. Farà (ancora più) strada.

Alien: Romulus arriva nelle sale italiane con 20th Century Studios a partire da mercoledì 14 agosto.

VOTO: 3.5/5


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