Animali fantastici: I crimini di Grindelwald – La recensione del secondo capitolo fantasy con Eddie Redmayne e Johnny Depp

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Di Dario Ghezzi

Gellert Grindelwald, arrestato tempo prima dal MACUSA, fugge dalla prigionia e raduna una schiera di seguaci, molti di loro inconsapevoli che l’uomo voglia creare un vero e proprio esercito per primeggiare sui non maghi. Per farlo, l’uomo vuole sfruttare il grande potere di Credence, in viaggio per l’Europa alla ricerca delle sue vere origini. Per fermare il terribile mago, Albus Silente decide di chiedere aiuto al suo ex studente Newt Scamander, sempre proteso nell’aiutare e allevare le sue creature fantastiche. Riuscirà il giovane a fermare Grindelwald?

Questa è una sinossi breve del secondo capitolo – di cinque – della saga Animali fantastici, appartenente al “Wizarding World” che presenta tutto il cast della prima parte (Eddie Redmayne, Katherine Waterson, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller) Il regista David Yates (che ha già diretto gli ultimi quattro Harry Potter e il primo Animali Fantastici) ci guida alla scoperta di un nuovo pezzo di storia di Newt Scamander, in un mondo fatto di magia senza però infondere nello spettatore lo stesso entusiasmo del primo film.

Nella pellicola, vengono messe in campo tutta una serie di idee probabilmente da sviluppare e ampliare nel corso dei prossimi Film. E, naturalmente, questo si ripercuote sull’armonia completa del film, dove la trama risulta spesso confusionaria e con troppa carne al fuoco. Rispetto al primo capitolo della saga, Animali fantastici: I crimini di Grindelwald, risulta più debole su molti punti di vista, anche dal lato dei personaggi.  Scamander, interpretato dall’attore Premio Oscar Eddie Redmayne, sembra cedere il campo proprio all’antagonista Gellert, a cui presta il volto un Johnny Depp in grande spolvero e credibile, lasciandosi dietro le spalle le spesso machiettistiche interpretazioni degli anni passati. La new entry di maggiore spicco è, senza dubbio, Jude Law nei panni dell’iconico Silente, personaggio cardine della saga di Harry Potter e di cui qui viene affrontato un aspetto molto interessante del suo passato: l’amicizia con Grindelwald e la sua impossibilità nel combatterlo. 

Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald rappresenta quello che L’ordine della fenice ha rappresentato per Harry Potter: uno spartiacque necessario ma non memorabile. 
È un capitolo oscuro, quasi thriller che però spezza l’incantesimo con lo spettatore e crea in lui un senso straniante di amarezza. 
Il film di Yates presenta, comunque, tutti gli elementi tipici del genere come l’eterno scontro tra il bene e il male, amore e perdita, amicizia e lealtà. I personaggi si trovano sempre di fronte ad una scelta, ad un bivio il tutto condito dagli intrighi di J.K. Rowling. Tuttavia, anche la stessa saga si trova ora di fronte a una scelta: riscoprire la freschezza del primo capitolo o procedere verso una strada dark che per ora è un grosso calderone dove tutto è inserito in modo disordinato.
VOTO: 6/10