Di Simone Fabriziani
Che il regista vincitore dell’Oscar per Titanic avesse un talento per la realizzazione di sequel memorabili era stato già appurato nel 1986, quando prende le redini del capolavoro di Ridley Scott e firma la regia di Aliens – Scontro finale con Sigourney Weaver, per poi continuare a superarsi e a volare ancora più in alto con l’indimenticabile Terminator 2 – Il giorno del giudizio, secondo capitolo del cult movie di fantascienza da lui diretto nel lontano 1984. Dopo aver dunque fatto sfracelli al box-office mondiale nel 2009 con il capostipite e aver cambiato per sempre le carte in tavola nel modo di dirigere un blockbuster cinematografico, come se l’è cavata James Cameron con l’attesissimo Avatar: La via dell’acqua? Anche stavolta, piuttosto bene.
Certo, la straordinaria tecnologia dietro alla realizzazione degli avveniristici effetti visivi si è evoluta dal 2009, così tanto che tredici anni dopo l’indimenticabile esperienza immersiva del 3D rimae piacevolmente intatta. Occhialini tridimensionali sul volto, sembra quasi di ritornare magicamante indietro nel tempo, in un preciso momento storico in cui James Cameron stava rivoluzionando ancora una volta il modo di fare cinema con il suo innovativo ed ambizioso primo viaggo su Pandora. Un fascino alieno che La via dell’acqua mantiene solido ed espande in latitudine geografica: adesso, non siamo solamente immersi nelle fitte foreste del pianeta di fantasia (eppure, tutto sembra più vero del vero!), ma con i suoi protagonisti ci spostiamo verso nuovi confini, facciamo la conoscenza di nuovi clan, nuove creature, ci immergiamo letteralmente sotto il pelo dell’acqua per scoprire nuove, sorprendenti meraviglie cinematografiche.
Certo, non sempre tornano i conti a livello di scrittura (con una durata “titanica” di oltre tre ore non avrebbe sfigurato una maggiore attenzione all’incisività dei dialoghi, alla costruzione delle dinamiche tra nuovi e vecchi personaggi), ma questa fiaba dai toni smaccatamente ecologisti e che sembra racchiudere tutte le ossessioni e i marchi di fabbrica del cinema del cineasta americano (attenzione a tutte le auto-citazioni all’interno del film!) ha tutte le carte in regola per sbancare nuovamente il botteghino ed entrare, una seconda volta, la storia del Cinema. Come solo James Cameron sa fare.
Candidato a 2 Golden Globe, Avatar: La via dell’acqua arriva nelle sale italiane con Walt Disney Pictures a partire da mercoledì 14 dicembre
VOTO: ★★★