Bates Motel 5X04 “Hidden” – La recensione

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Di Daniele Ambrosini

Al quarto episodio si dissolvono tutti i dubbi sollevati dai primi tre appuntamenti di questa quinta stagione di Bates Motel, che inizia a preparare il terreno per il gran finale. Hidden è un episodio più cupo e riflessivo dei precedenti, il rapporto tra Norman e Norma arriva ad un punto di svolta che potrebbe sfociare in aperta conflittualità ed è sempre più evidente che la serie si stia avviando verso toni più cupi e psicologici per terminare nel migliore dei modi l’epopea di Norman Bates.

Nella prima parte dell’episodio è velocemente risolta la situazione che si era venuta a creare negli episodi precedenti: la morte di Caleb è ormai appurata e Norman preferisce avere Chick fuori da casa sua. Negli episodi precedenti la presenza di terzi all’interno dell’abitazione dei Bates aveva comportato delle scelte poco azzeccate il cui unico scopo era mostrare la natura della Norma che vediamo sullo schermo, che altro non è che una rappresentazione dell’inconscio di Norman, in questo episodio i due sono sempre da soli e questo aspetto viene gestito in modo decisamente più efficace.
Romero era riuscito ad evadere negli episodi precedenti, ma nel tentativo di rubare un’auto per tornare a White Pine Bay è stato ferito con un colpo d’arma da fuoco, facendo sì che, almeno per il momento, non costituisca un reale pericolo per Norman, ancora troppo impegnato a combattere sè stesso. Il nuovo sceriffo invece inizia ad indagare sulla morte di Joe Blackwell causando l’apprensione di Norman ed uno scontro piutosto acceso con la madre; infine arriva un punto di svolta anche nella storyline dedicata a Madeleine. 
Nel complesso è forse l’episodio più bello ed interessante di questo inizio di stagione, la tensione è sempre tenuta su livelli altissimi ed i vari piani narrativi si dipanano in modo armonioso e mai forzato, un episodio pieno di pathos capace di tenere incollato lo spettatore dall’inizio alla fine. Ma il merito principale di “Hidden”, diretto con mano sicura dall’interprete di Dylan, Max Thieriot, è quello di ricordarci la natura dello show della A&E: Bates Motel è mutevole dalle atmosfere dark atmosfere dark che si muove con estrema agilità tra il thriller d’autore e l’horror camp. 
Nel prossimo episodio è atteso l’arrivo della Marion Crane interpretata da Rihanna, che sarà il primo elemento narrativo rilevante a ricollegare direttamente la serie a Psycho di Alfred Hitchcock e probabilmente sarà un evento fondamentale in vista del finale, che dovrebbe riportare Norman il più vicino possibile alla caratterizzazione del mitico personaggio interpretato 57 anni fa da Anthony Perkins. Le aspettative sono molto alte, ma le premesse poste da questo episodio sono solide e ben più invitanti di quanto non fossero quelle poste dagli episodi precedenti.



VOTO: 8,5/10